L’argomento eSIM continua a tenere banco in Italia dopo il lancio dei primi modelli da parte di TIM e di Wind e mentre anche altri operatori come Vodafone si preparano ad entrare in questo mercato che, stando alle previsioni, nei prossimi mesi dovrebbe garantire una notevole crescita.
Se i principali operatori telefonici si stanno preparando ad affrontare questa nuova sfida, diverso è il discorso per quanto riguarda quelli virtuali che, al momento, stanno dimostrando scarso interesse per le eSIM, valutando il lancio di proprie soluzioni soltanto in futuro, quando sarà anche chiaro quale potrebbe essere la risposta del mercato.
Del resto, ad oggi gli smartphone che supportano le eSIM sono limitati a qualche modello (il Motorola RAZR 2019, che funziona solo con questo tipo di SIM, i modelli della gamma Google Pixel 4 e i più recenti iPhone): troppo poco, probabilmente, per stuzzicare gli operatori virtuali.
Nei mesi scorsi l’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica sulle eSIM (e in particolare sulle modifiche da apportare per consentire lo sviluppo di tale tecnologia), nel corso della quale sono emerse alcune incertezze, come quelle sulla non rimovibilità della eSIM (cosa succede nel caso di cessione del device ad un’altra persona?) o sulle dinamiche relative alla portabilità del numero o alla disdetta di un contratto.
L’AGCOM dovrà trovare una soluzione a tali problemi pratici prima che questa nuova tecnologia prenda piede.