In un mondo sempre più connesso e dove l’unica cosa importante sembra essere l’avere “tutto e subito”, è evidente come la connessione alla Rete diventi una necessità primaria. Con la sempre più elevata integrazione tra il mondo PC e il mondo mobile con Internet – arrivata al punto tale che sarebbe teoricamente sufficiente un piano dati per potersi affidare integralmente al VoIP e non spendere più in traffico telefonico “reale” – è naturale che si abbia bisogno di una velocità di connessione sempre maggiore ed un accesso ad una banda sempre più larga. Proprio negli ultimi mesi la tecnologia LTE, chiamata anche 4G, è andata diffondendosi sempre più negli Stati Uniti, Paese che ha come l’Italia seri problemi sulla connettività (anche se di entità molto minore) con alcuni operatori. Se è lapalissiano che in un confronto siamo noi a perdere per la dimensione enormemente minore del territorio e per la quantità di fondi assolutamente notevole di cui sono in possesso aziende come Telecom (che però non vengono spesi come dovrebbero), dall’altro canto c’è una dimensione economica estremamente diversa negli USA, dove le compagnie telefoniche dispongono di fondi molto più ampi a cui attingere grazie ad una clientela molto più numerosa ed alla concentrazione di molta parte della stessa nei grandi centri abitati.

Ericsson, da sempre impegnata nello sviluppo di tecnologie riguardanti la telefonia wireless, ha  recentemente annunciato lo sviluppo della tecnologia LTE-Advanced capace di garantire una velocità di connessione di 1Gbps. Oltre a questa sensazionale velocità di connessione (ad oggi inimmaginabile anche su rete fissa, in Italia), Ericsson ha anche incluso nelle caratteristiche della nuova rete la funzionalità MIMO 8×8 (Multiple Input, Multiple Output), che abilita la ricezione e l’invio dei dati in modo veloce senza preoccuparsi della congestione della rete.

Questo aumento della velocità di connessione dai dispositivi si traduce con un maggiore impiego della banda disponibile: invece dell’uso globale di 20MHz di banda di trasmissione, la nuova tecnologia utilizza ben 60MHz. Questo perché per rendere disponibile una velocità di connessione maggiore è inevitabile fornire uno spettro di trasmissione dei dati maggiore: per quanto sia possibile aumentare la pressione in un tubo per far scorrere più acqua, dopo un certo punto è necessario aumentare il diametro del tubo per permettere una maggiore portata d’acqua.

Ericsson spera di poter mettere in funzione reti di questo tipo già per il 2013 – una data abbastanza vicina entro la quale speriamo di vedere il 4G in Italia

È possibile vedere un breve video girato da Ericsson a questo indirizzo.

[Via engadget.com]