I problemi tra Huawei e Stati Uniti risalgono ormai a diversi anni fa e, sebbene il ban commerciale sia stato imposto sotto l’Amministrazione Trump, anche durante quella di Obama si susseguivano di tanto in tanto accuse relative alla pericolosità delle apparecchiature del colosso cinese per quanto riguarda la sicurezza dei dati.

In occasione di un’intervista alla BBC, Eric Schmidt, ex CEO di Google e attuale presidente del Defense Innovation Board al Pentagono, non si è fatto alcun problema a confermare la pericolosità del produttore asiatico (“Non c’è dubbio che Huawei abbia intrapreso alcune pratiche inaccettabili nella sicurezza nazionale”), spiegando che le informazioni raccolte dai suoi router pare siano finite nella disponibilità delle autorità cinesi.

Ovviamente una secca smentita non si è fatta attendere ed è arrivata per il tramite di Victor Zhang, capo della divisione britannica di Huawei, il quale ha ribadito ancora una volta che la sua azienda non ha nulla a che vedere con il Governo Comunista di Pechino.

Schmidt ammette che Huawei ha un grande successo

Schmidt ha anche aggiunto che, a prescindere dai reati contro la sicurezza nazionale degli USA che a suo dire Huawei è certo che abbia commesso, il vero problema che i leader statunitensi hanno con l’azienda è che si tratta di un produttore cinese ormai molto popolare in tutto il Mondo e che sta realizzando prodotti migliori rispetto ai suoi concorrenti.

Secondo Schmidt una “vera ed efficace” risposta a Huawei sarebbe quella di riuscire a competere avendo prodotti e capacità produttive altrettanto buoni, anche collaborando con essa nei settori ove ciò è opportuno che accada.