Un gruppo di ricercatori dell’Università di Washington ha sviluppato un’applicazione in grado di rilevare la presenza di liquido dietro il timpano utilizzando semplicemente un pezzo di carta e il microfono e l’altoparlante dello smartphone.

L’unico accessorio necessario è un piccolo imbuto che può essere facilmente creato con un comune pezzo di carta, il quale va posizionarlo tra lo smartphone e l’orecchio in cui si sospetta la presenza di liquido.

Successivamente basterà riprodurre una serie di suoni simili a dei cinguettii che verranno canalizzati nel condotto uditivo attraverso l’imbuto creato e che in seguito verranno catturati dal microfono dello smartphone al loro ritorno.

L’applicazione potrà dunque misurare il modo in cui le onde sonore rimbalzano sul timpano utilizzando uno spettro sonoro suggerendo la presenza o meno del liquido dietro il timpano.

In pratica, in assenza di liquido il timpano vibra e invia una serie di onde sonore che riducono la potenza del segnale primario, mentre quando il liquido è presente, il timpano non vibra e riflette le onde sonore in maniera più accentuata.

I test sono stati condotti su un campione di 53 persone di età compresa tra 18 mesi e 17 anni e l’algoritmo è stato in grado di identificare correttamente la presenza di liquido nell’85% dei casi, indipendentemente dal tipo di telefono o di carta utilizzati.