Nell’anno appena concluso i tecnici di DxOMark hanno testato un numero inferiore di prodotti rispetto al 2017 per il trasferimento della sede aziendale che ha causato l’indisponibilità dei macchinari di test in alcuni periodi, ma il numero gli smartphone passati in giudicato è rimasto pressappoco lo stesso.

Così anche un’istituzione come DxOMark, che ha costruito il proprio nome sui test di obbiettivi e fotocamere, messa alle strette, preferisce penalizzare questi ultimi e non i “sensorini” più utilizzati al mondo. Chiuso il 2018, i tester francesi hanno pubblicato il riepilogo dei 31 smartphone appartenenti ad ogni fascia di prezzo.

Per la prima volta il punteggio assegnato ad uno smartphone ha superato i 100 punti: il vincitore di DxOMark, Huawei P20 Pro, con tre fotocamere posteriori (e anche questa è una “prima”) ha ottenuto un punteggio complessivo di 109 punti (ma i Mate 20 non sono stati provati).

La vetta della classifica video è condivisa da due modelli a 98 punti: P20 Pro e il Google Pixel 3, nonostante la singola fotocamera posteriore. A proposito delle proposte con più di un sensore, DxOMark ha voluto sottolineare come la polivalenza offerta da questi abbia la meglio sugli artifici software.

Siete d’accordo con i giudizi di DxOMark?