Il coronavirus (COVID-19) è senza dubbio l’argomento più importante e discusso del momento, tuttavia attorno al tema aleggia anche tanta (troppa) disinformazione ed è proprio questa che induce molte persone a comportamenti non necessari, come ad esempio disinfettare compulsivamente qualsiasi oggetto, smartphone compreso.

Intendiamoci, la situazione è delicata e anche l’industria tecnologica, con gli smartphone in testa, sta pagando dazio: a partire dalla cancellazione del MWC 2020, passando per le pesanti ripercussioni sul piano delle vendite e della stessa produzione (basti pensare al recente esempio di Samsung Galaxy Z Flip).

In una situazione di questo tipo minimizzare è sbagliato tanto quanto farsi prendere dal panico, per questo motivo è importante prestare ascolto ai consigli di chi possiede le giuste competenze. È il caso dell’infettivologo Massimo Andreoniordinario di malattie infettive dell’università di Tor Vergata (a Roma) nonché direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e parassitarie (Simit) –, che ha rilasciato delle brevi ma significative dichiarazioni all’ANSA in merito all’utilità di disinfettare lo smartphone per contrastare la trasmissione del coronavirus. Prendiamo subito il toro per le corna: disinfettare lo smartphone e altri dispositivi è un’ottima abitudine per i pazienti che presentino infezioni da germi multi resistenti, ma non ha alcuna utilità contro il coronavirus. Un virus, infatti, ha bisogno di cellule viventi per replicare. Ecco le parole dell’infettivologo:

«Lo smartphone può essere un veicolo di trasmissione di germi resistenti, diversa cosa è un virus che ha bisogno di cellule viventi per replicare. Starei attento in questo momento a correlarlo al problema coronavirus – ribadisce – ha invece un senso nelle infezioni correlate all’assistenza. Così come i medici sono abituati a disinfettare il fonendoscopio e gli apparecchi per la pressione certamente se si curano pazienti con germi multi-resistenti ci sono diverse precauzioni da prendere come usare i guanti, igienizzare le mani e non usare il telefono se si sono igienizzate le mani, affinché il dispositivo possa non essere contaminato. In questo momento non tutto può essere ricondotto al coronavirus, altrimenti lo smartphone diventa come la maniglia della porta, toccandola ci si infetta».