Il binomio app e salute è sempre più attuale ai giorni d’oggi e lo dimostra ancora una volta un giovane sviluppatore che ha ideato un’app che aiuta a diagnosticare il morbo d’Alzheimer.

Dietro un’applicazione tanto audace c’è Kai Leong, un diciottenne neodiplomato di Vancouver che è riuscito a realizzare il progetto in questione, progetto che è stato selezionato dalla Youth Science Canada per il concorso China Adolescent Science and Technology Innovation Contest di Macao.

 

Alla base del funzionamento dell’app c’è il movimento, o meglio l’andatura, il modo in cui cammina la persona da monitorare in quanto i modelli di deambulazione sono in realtà dei marcatori validati di varie malattie neurodegenerative come ha dichiarato Leong in un’intervista a The Early Edition.

E visto che per analizzare l’andatura di una persona servono molto spesso dei mezzi costosi e difficilmente accessibili, ecco che la sua app trova ragione d’esistere e sperare in una certa risonanza.

Affinché il metodo riesca a monitorare per bene il modo di camminare del paziente è tuttavia necessario che quest’ultimo si metta lo smartphone nella tasca posteriore dei pantaloni. Così, terminata la registrazione, il tutto viene studiato da un algoritmo realizzato da Leong stesso, che confrontando l’andatura con quella di altre persone con il morbo di Alzheimer, dà una prima indicazione sullo stato del paziente.

Dietro tutto questo c’è un trascorso personale mal digerito (una diagnosi errata di Alzheimer alla nonna), un’esperienza che ha fatto scoccare in lui la scintilla per cercare di rendersi utile in una questione delicata e quantomai attuale.