Domenica primo aprile sarà una giornata storica per i cittadini europei, almeno per quelli che utilizzano servizi di streaming a pagamento e viaggiano in Europa. In quella data infatti entrerà in vigore la nuova normativa comunitaria che pone fine al cosiddetto geo-blocking che impediva ai cittadini di utilizzare all’estero i servizi acquistati nel proprio Paese.

A beneficiarne maggiormente saranno i sottoscrittori di servizi come Netflix e Sky, che potranno accedere ai contenuti anche durante un soggiorno all’estero, a patto ovviamente di avere una buona connessione a disposizione. I fornitori dei servizi infatti non possono essere ritenuti responsabili qualora la qualità sia inferiore a causa di una cattiva connettività.

Non sarà però possibile acquistare i servizi all’estero e utilizzarli nel proprio Paese, per mantenere una certa coerenza nelle decisioni di marketing dei vari operatori, che spesso sono adeguate al costo della vita e agli stipendi di ogni singolo Paese. Non potremo dunque acquistare un pacchetto Sky in Lituania, dove il costo è inferiore rispetto a quello italiano, a meno che non siamo residenti in quel Paese.

I vantaggi sono notevoli anche per i fornitori di contenuti, che non dovranno acquisire le licenze per i Paesi in cui viaggiano i rispettivi abbonati, limitandosi a un’unica licenza collettiva. Dopo l’abolizione delle tariffe di roaming dunque, l’Europa compie un ulteriore passo in avanti verso l’effettiva cancellazione dei confini, anche quelli digitali.

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