L’Ufficio federale della Protezione della costituzione in Germania vuole avere la possibilità di leggere le chat di app come WhatsApp e Telegram, rendendo inutile la crittografia. L’idea del disegno di legge, che riguarderebbe la sorveglianza in caso di “minacce particolarmente gravi“, è materia di discussione già dallo scorso anno, ma potrebbe concretizzarsi con il cambio di posizione del SPD (partito Socialdemocratico tedesco).

Trojan di sorveglianza per i messaggi WhatsApp e Telegram

Per poter leggere le chat WhatsApp e Telegram “scavalcando” la crittografia, l’Ufficio federale della Protezione della costituzione tedesca vorrebbe sfruttare un Trojan di sorveglianza, che sarebbe utilizzato nei casi di terrorismo internazionale o gravi minacce dell’ordine pubblico. Il servizio di Intelligence potrebbe segretamente riprodurre il Trojan sugli smartphone (e non solo) per monitorare le comunicazioni di app come WhatsApp e Telegram, una cosa finora possibile solo per la polizia.

Questo interverrebbe intercettando i messaggi ancora prima che questi passino dalla crittografia, rendendola di fatto praticamente “inutile”. Il disegno di legge è stato discusso per la prima volta all’inizio del 2019, ma a quel tempo il SPD non era d’accordo: l’allora ministro federale di giustizia Katarina Barley (SPD) aveva rispedito al mittente la proposta.

Il disegno di legge in Germania per la sorveglianza

Recentemente sembra che il partito tedesco stia facendo cadere le sue rimostranze, e anche l’attuale ministro della giustizia Christine Lambrecht (SPD) sembra disposto a scendere a compromessi: secondo Der Spiegel il cambiamento sarebbe legato ai fatti recenti, in particolare all’omicidio del politico della CDU Walter Lübcke del giugno 2019 e all’attacco alla sinagoga di Halle dello scorso ottobre. Il ministro degli interni Horst Seehofer ha inoltre eliminato un punto controverso dalla prima bozza, che permetteva di spiare anche cittadini al di sotto dei 14 anni (“assolutamente fuori discussione” per il SPD).

Naturalmente tutto questo aprirebbe di nuovo le porte in Germania (e non soltanto) a una discussione sulla privacy degli utenti: siete d’accordo sulla possibile approvazione di un simile disegno di legge? Vorreste qualcosa di simile anche in Italia in nome della sicurezza? Diteci la vostra nel solito box o sui nostri social.

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