Un gruppo di ricercatori di Google e del MIT, capeggiati da YiChang Shih, ha sviluppato un nuovo sistema per correggere la distorsione dei visi ottenuta con le foto grandangolari. Andiamo a scoprire come funziona e a vedere qualche immagine comparativa.

Le fotocamere grandangolari stanno diventando sempre più popolari sugli smartphone moderni. Spesso vengono utilizzate per i selfie di gruppo, e i più attenti non avranno fatto a meno di notare qualche distorsione sul viso dei soggetti, in particolare per quelli agli estremi. Proprio a questo hanno pensato YiChang Shih, Wei-Sheng Lai e Chia-Kai Liang con il paper intitolato “Distortion-Free Wide-Angle Portraits on Camera Phones“, che sarà mostrato nel dettaglio al prossimo SIGGRAPH 2019, evento che si terrà al Los Angeles Convention Center a fine luglio.

Visto che i visi risultano spesso affetti da queste distorsioni, che mostrano segni innaturali di allungamento, schiacciamento o inclinazione, il team di ricercatori di Google e del MIT ha studiato un nuovo algoritmo, capace di correggere questi problemi senza presentare artefatti collaterali, come dimostrano gli scatti di prova qui in basso.

Il nuovo metodo è in grado di riconoscere il contenuto della foto applicando le correzioni solo alla parte che necessita l’intervento, mantenendo una transizione omogenea tra i volti e il resto dello scatto. Secondo i ricercatori sono già stati ottenuti buoni risultati con un grandangolo compreso tra i 70 e i 120°. Se volete saperne di più potete consultare la pubblicazione integrale a questo indirizzo. Vi lasciamo a un video illustrativo.

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