Negli ultimi tempi, soprattutto in concomitanza con l’arrivo delle reti 5G, si fa un gran parlare di rischi per la salute e per l’ambiente legati all’uso, a volte improprio, degli smartphone e dei telefoni cellulari.

Purtroppo la disinformazione è parecchia, ognuno dice la sua e le autorità pubbliche, anche quelle italiane, tacciono, invece di svolgere il loro compito informativo. Ora è intervenuto il Consiglio di Stato che conferma come sia assolutamente necessario pianificare delle campagne di informazione chiare e precise.

Nonostante i Ministeri interessati non abbiano, per motivi procedurali, alcun obbligo di effettuare campagne informative, il Consiglio di Stato conferma che deve essere fornita l’informazione necessaria, sia per tranquillizzare i cittadini sia per istruirli sui comportamenti errati e potenzialmente dannosi.

L’associazione Apple (Associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog), con gli avvocati Stefano bertone, Luigi Angeletti, Renato Ambrosio e Macro De Fazi, aveva presentato un ricorso al TAR del Lazio, il quale aveva intimato ai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e al MIUR di avviare una dovuta campagna informativa.

I tre ministeri hanno presentato appello, parzialmente accolto, ma ora il Consiglio di Stato conferma che dovranno essere proprio loro ad approntare la campagna, per fornire ai cittadini dati e informazioni corrette e verificate sui rischi per la salute (in particolare legati alla possibile insorgenza di tumori) legata all’uso scorretto degli apparecchi cellulari e degli smartphone.