Nonostante i ripetuti interventi da parte dell’Antitrust e dell’AGCOM, la vicenda legata alla fatturazione a 28 giorni da parte degli operatori telefonici non è ancora conclusa, come testimonia un nuovo esposto presentato all’AGCOM da parte del Codacons.

L’associazione dei consumatori scende in campo per richiedere il rispetto delle regole da parte degli operatori, rei di non aver rispettato le regole in seguito al passaggio alla fatturazione mensile, in particolare il principio del “ristoro del consumatore”. A essere coinvolte sono TIM e Wind Tre che non hanno seguito quanto ordinato dall’Antitrust.

In particolare TIM non avrebbe bloccato l’aumento dell’8,6%, limitandosi ad annunciare una riduzione dello 0,4%, invece di definire una manovra differente, e Wind Tre si è comportata allo stesso modo, continuando a far pagare ai propri utenti prezzi maggiorati del’8,6% prima e dell’8,3% in seguito.

In questi giorni sono state presentate interrogazioni parlamentari, anche se la palla è stata passata ad AGCOM, che ha provveduto a sanzionare gli operatori in data 15 maggio 2018. Secondo il regolamento la conclusione del procedimento è fissata in 150 giorni, per cui AGCOM potrebbe tornare sulla vicenda con ulteriori approfondimenti e, nel caso, nuove sanzioni.