Brian Acton, co-fondatore di WhatsApp, è ancora dell’idea che gli utenti dovrebbero cancellare Facebook, così come esternato con un messaggio su Twitter nel marzo dello scorso anno, quando semplicemente ha scritto “It is time. #deletefacebook” (all’epoca si era nel pieno dello scandalo di Cambridge Analytica).

Nel corso di un’intervista rilasciata in occasione del venticinquesimo anniversario di Wired, Acton ha ribadito il concetto, spiegando che nel momento in cui ha deciso di esternare il proprio pensiero il colosso dei social network era sotto pressione a causa di alcuni scandali relativi alla privacy.

Pubblicando quel messaggio su Twitter (lo trovate qui), Acton ha reso il suo disappunto nei confronti di Facebook visibile a tutti e in un certo senso “immortale”.

Dopo Acton anche qualche altro dirigente del social network ha espresso dei dubbi sul funzionamento di Facebook e sulle sue ripercussioni, come Chamath Palihapitiya.

Di recente Acton ha co-fondato la Signal Foundation, che gestisce l’app di messaggistica crittografata utilizzata da giornalisti e sostenitori dei diritti umani in tutto il mondo.

Acton rimane scettico sull’impegno di Mark Zuckerberg per quanto riguarda la crittografia, concludendo che se vuole fare una cosa, ha tenacia e mezzi per riuscire a farla.