È definitivamente chiusa l’asta per il 5G. Ad aggiudicarsi i diritti d’uso dei lotti più ambiti, i due blocchi da 80 MHz della banda 3700 MHz corrispondenti alle frequenze più ambite (36-38) sono stati TIM (a cui va il blocco specifico) e Vodafone (generico) grazie a offerte che hanno sfiorato 1,7 miliardi di euro ciascuno.

Complessivamente le proposte dei cinque operatori in lizza, Wind Tre, Iliad e Fastweb oltre ai due citati, hanno scavalcato quota 6,5 miliardi di euro per introiti superiori del 130% rispetto alla base d’asta e del 164% rispetto alle offerte iniziali.

Ecco il prospetto aggiornato a quest’ultima giornata che ha decretato la chiusura dell’asta, asta che tuttavia rimarrà aperta per i lotti da 700 MHz SDL, lotti per i quali non è stata lanciata alcuna offerta finora.

È evidente dunque che Wind Tre e Iliad si sono dovuti accontentare dei blocchi generici da 20 MHz con quest’ultimo che si è aggiudicato inoltre il blocco riservato da 700 MHz oltre al generico da 26 GHz, blocco assegnato d’altronde a ciascuno.

Numeri alla mano, dunque, TIM e Vodafone sono di fatto gli operatori che hanno maggiormente investito sul 5G in questo caso particolare impegnano circa 2,4 miliardi di euro. Segue quindi Iliad con un esborso suppergiù dimezzato, quindi Wind Tre e Fastweb in ordine.

E ora la palla passa al governo.