Bragi era un promettente concorrente nel mercato degli auricolari Bluetooth entrato in scena nel 2014 dopo una fruttuosa campagna da 3,3 milioni di dollari su kickstarter e introducendo sul mercato prodotti interessanti come Dash e Dash Pro.

Tuttavia, il mese scorso la società tedesca ha venduto la sua attività hardware a un partito senza nome, nonostante all’inizio di quest’anno il negozio online sia andato esaurito.

Il CEO Nikolaj Hviid ha affermato che Dash Pro presentava intelligenza artificiale e software ultra efficienti e rivoluzionari che potevano essere aggiornati con nuove funzionalità come Amazon Alexa, traduzione linguistica e audizione personalizzata, tuttavia, con la vendita del business hardware, Bragi ha completato la sua trasformazione in un’azienda software di licenze AI e IP.

A quanto pare, il settore di mercato avviato da Bragi è stato rapidamente ceduto ai giganti esistenti, soprattutto a Apple con gli Airpods, ma anche a Samsung, Bose e Jabra, che lasciano poco spazio ad altri produttori, pertanto la mossa della società di concentrare il lavoro futuro per l’innovazione di software e IA ha sicuramente senso e si tratta di una scelta già anticipata durante il Mobile World Congress dello scorso anno.