Con il litigio legale che va avanti tra le due compagnie, tutti si aspettavano delle ripercussioni pratiche. I rapporti sono andati peggiorando, e la notizia che Apple non si rivolgerà a Samsung per la produzione dei futuri processori impiegati nei suoi prodotti va a confermare ciò che tutti sapevano. Se dunque Samsung aveva contato sulla produzione per conto terzi per aumentare i propri ricavi, con Apple al secondo posto dopo Sony per importanza economica delle commesse, sembra che dopo questo accordo dovrà rinunciare a circa il 4% delle sue entrate. Anche se può sembrare un’inezia, basti pensare che Samsung ha avuto, nel 2010, un fatturato annuale di circa 101,37 miliardi di € con utili di 10,59 miliardi di €. Dati realmente impressionanti. Di tutti questi, però, circa 19,5 miliardi di € derivano dal settore semiconduttori – ed è di questi che va calcolato il 4%: esso ammonta a circa 800 milioni di euro, cifra assai significativa. Apple si rivolgerà dunque ad altre realtà: le più gettonate sono la taiwanese TSMC, che ha già in opera il processo produttivo a 28nm, ed Intel, che nelle sue fabbriche usa il processo produttivo a 22nm ma che non sembra molto ben disposta nei confronti delle architetture non-x86 (ricordiamo che i processori per dispositivi mobile sono per la stragrande maggioranza ad architettura ARM). Nonostante le capacità produttive di Samsung siano estremamente elevate e siano pochi i rivali in grado di tener testa alla società koreana, questa sembra per Apple la scelta più intelligente: perchè affidare ad un concorrente che viene visto come “il nemico” la produzione dei propri chip?

[Via phandroid.com]