Da oggi dire “Apple ha brevettato i rettangoli con bordi arrotondati” non è più sarcasmo o triste ironia, ma semplice constatazione dei fatti. Si potrà finalmente dire che Apple ha un brevetto sulle forme geometriche generiche!

In questi mesi, anche e soprattutto all’indomani della sentenza di primo grado del caso Samsung vs Apple, si è molto parlato dei brevetti, della necessità di una profonda revisione del sistema brevettuale statunitense e dell’importanza che assume oggigiorno un brevetto all’interno dell’industria dell’alta tecnologia. Uno dei fatti più contestati sia ad Apple che allo USPTO (United States Patent and Trademark Office, l’ufficio brevetti statunitense) è il fatto che troppo spesso vengono approvati brevetti troppo generici e/o riguardanti i concetti astratti (ad esempio il pinch-to-zoom o il “bounce back”). Il motivo per cui vengono contestati allo USPTO è il fatto che i brevetti spesso vanno a coprire troppe possibili applicazioni o ad individuare rivendicazioni che non permetterebbero l’utilizzo di elementi basilari come, per l’appunto, i rettangoli con bordi arrotondati; le rimostranze verso Apple vengono avanzate perchè l’azienda di Cupertino trae vantaggio più di altre da questa situazione, spesso stravolgendo la situazione e facendo del vero e proprio “patent trolling” (ovvero l’uso di brevetti generici per abbattere la concorrenza in maniera “sleale” e non tramite i prodotti).

La deriva che ultimamente sta prendendo il mondo della tecnologia è, infatti, preoccupante: i brevetti sono sempre più generici per consentire all’azienda di attaccare quanti più avversari possibile, e vengono usati sempre più spesso non per ottenere compensi e risarcimenti ma per chiedere direttamente l’eliminazione della concorrenza. Se questo voleva essere, da principio, un modo per tutelare le aziende che spendevano in ricerca e sviluppo dalle copie e dalle contraffazioni, ora questo sistema si sta tramutando in un modo per non dover affrontare la concorrenza sugli scaffali dei negozi ma in tribunale, eliminando direttamente i prodotti e restringendo la scelta dei consumatori – che per forza di cose si vedono costretti a scegliere i prodotti rimanenti, tra i quali spiccano i prodotti dell’azienda vincente. Perchè produrre grano migliore del contadino affianco se si può bruciare il suo granaio?

Questa ottica e questo modo di affrontare le cose stanno portando ad un rapido degrado della situazione. HTC si è vista bandire molti prodotti negli USA, Motorola ha in atto una battaglia legale con Microsoft in Germania che sta portando alla perdita di centinaia di posti di lavoro, Samsung ha dovuto ricreare il suo Galaxy Tab 10.1 per il mercato tedesco. La situazione è fuori controllo.

Finora si è sempre detto – e anche Samsung ha usato queste parole – che Apple “ha il diritto esclusivo di realizzare rettangoli con i bordi arrotondati“, con una sorta di nero sarcasmo. Quest’affermazione era dovuta al brevetto D504’889, depositato nel 2004, che copre il design di un prototipo di iPad che somiglia molto al prodotto finale. Nei brevetti sul design ciò che conta è il disegno: le linee spezzate non contano ai fini delle rivendicazioni, poichè solo le linee continue definiscono cosa viene rivendicato dal brevetto. Nel caso del brevetto ‘889 le linee rivendicate sono non solo quelle del bordo esterno, ma anche quelle del retro.

Il nuovo brevetto approvato dallo USPTO, il D670’286, è stato depositato a Gennaio 2010 – il mese della presentazione di iPad – ed approvato giusto ieri. Il brevetto ‘286 elimina gli elementi del retro presenti nel vecchio e va a costituire un brevetto su una forma geometrica pura: un rettangolo coi bordi arrotondati. Nessuna parte dell’iPad è infatti rivendicata al di fuori del bordo esterno, che altro non è che una forma geometrica pura. Per questo motivo è davvero lecito dire che Apple ha brevettato il rettangolo con i bordi arrotondati.

Tuttavia non tutto è oro quel che luccica. Un brevetto così generico è, infatti, più facile da invalidare di uno più specifico. Se, infatti, è più difficile trovare prove per rivendicazioni molto specifiche, è ben semplice trovare esempi nel passato di dispositivi con una forma simile all’iPad. Inoltre il brevetto è su un “dispositivo portatile con display”, quindi qualunque cosa che abbia questa forma, un display e sia portatile rientra in questo brevetto. È facile pensare alle cornici elettroniche e al famoso esempio della cornice di Samsung del 2006 che assomiglia fortemente ad iPad. La protezione che Apple si assicura in questo caso è molto incerta.

Se da un lato ci si potrebbe abbandonare ad allarmismi e a dichiarazioni sulla prossima conquista del mondo da parte dell’esercito di Apple, dall’altro sarebbe altrettanto sciocco derubricare questo brevetto a una nota sul fondo di un giornale scandalistico. Finchè non verrà impiegato in un’aula di tribunale non potremo sapere quali effetti questo brevetto potrebbe avere, dunque non ci resta che aspettare future evoluzioni degli scontri giudiziari tra questi giganti dell’elettronica di consumo per sapere se Apple ha l’esclusiva sugli angoli arrotondati o se, forse, non li ha inventati lei.

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