“Crea ricordi” è lo slogan utilizzato dal team di Ever sul sito ufficiale di questo servizio archiviazione di foto, la cui applicazione è disponibile sia per Android che per iOS.

Solo che non si tratta di un servizio di conservazione e condivisione di foto “tradizionale”: stando a quanto riportato da NBC News, infatti, le immagini caricate sono utilizzate per addestrare il sistema di riconoscimento facciale dell’azienda, che ha come obiettivo quello di vendere la propria tecnologia a società private, forze dell’ordine e militari.

In sostanza, ciò che è iniziato nel 2013 come un’applicazione di cloud storage (qualcosa di simile a Google Foto), nel tempo si è orientato verso un business molto più redditizio, noto come Ever AI, senza che i milioni di utenti dell’app venissero informati.

Il CEO di Ever ha dichiarato a NBC News che Ever AI non condivide le foto o alcuna informazione identificativa sugli utenti con i suoi clienti della tecnologia di riconoscimento facciale, spiegando che i miliardi di immagini sono usati per istruire un algoritmo su come identificare i volti.

Ogni volta che gli utenti Ever consentono il riconoscimento facciale sulle loro foto per raggruppare le immagini delle stesse persone, la tecnologia dell’azienda “impara e si allena”.

Il centro del problema è capire se agli utenti sia abbastanza chiaro ciò che viene compiuto con le loro foto e nelle scorse settimane l’azienda ha provato a rendere questo fine meno “riservato” con un apposito messaggio sul proprio sito.

L’app per Android è disponibile sul Play Store: