Emergono particolari inquietanti intorno alla figura di Andy Rubin, co-fondatore della società che ha dato alla luce Android e successivamente del progetto Essential Phone. Secondo quanto riportato dal noto sito BuzzFeed, sembra che Rubin sarebbe stato implicato in numerose relazioni extraconiugali foraggiate dai cospicui assegni ricevuti da Mountain View stesso, a danno della moglie, obbligata a sottoscrivere un contratto pre-nuziale basato su falsi pretesti.

La vittima di questa vicenda sarebbe dunque la consorte di Rubin, Rie Hirabaru, spinta a firmare un accordo prematrimoniale solo poche settimane prima della nascita del primogenito e successivamente rinegoziato fino a tre giorni prima delle nozze vere e proprie. Il risultato è che la consorte sarebbe stata esclusa da qualsiasi beneficio in merito all’accesso a parte del patrimonio ottenuto dal marito nei suoi progetti tecnologici comprese partecipazioni importanti come l’acquisizione di Microsoft del progetto che aveva co-fondato, ossia Sidekick Danger.

Ma non solo, emergerebbe anche che lo stesso Rubin sarebbe stato coinvolto in diverse relazioni conclamate con amanti, su tutte una certa “M” con la quale avrebbe – anche in questo caso – sottoscritto un contratto ma di tutt’altro tono. Con “M” ci sarebbe stato infatti in ballo quello che in gergo viene definito “sex ring” per godere dei suoi servigi coinvolgendo anche altri uomini e utilizzando videocamere per filmare il tutto. Qualcosa che seguirebbe quanto già fatto trapelare dal New York Times l’anno scorso.

La denuncia della donna sostiene inoltre che Andy abbia svolto una serie di attività illecite con i propri guadagni deviando i fondi ricevuti dalla (corposa) busta paga di Google su altri conti necessari proprio a sostenere le numerose relazioni extra-coniugali. Il tutto si riferirebbe già al periodo del febbraio 2014, quando Rubin aveva lasciato Google. Se in un primo momento sembrava fosse per il semplice obiettivo di dedicarsi a nuove startup, di recente – sospinto dal vento del movimento #metoo – è emerso che la separazione era dovuta a un caso di molestia con una dipendente costretta a praticargli sesso orale in una camera d’albergo nel 2013. Questo fatto e soprattutto la buonuscita di ben 90 milioni di dollari avevano scatenato l’ira di moltissimi dipendenti in tutto il mondo.

Il commento di Rubin su tutto questo è stato affidato all’avvocato a The Verge: “Questa è una disputa sul diritto di famiglia che coinvolge una moglie che si rammarica della sua decisione di eseguire un accordo prematrimoniale. Dovrebbe essere contestato nel tribunale di famiglia nella sua interezza”. Ha poi aggiunto che: “La denuncia legale è “piena di false affermazioni, non vediamo l’ora di raccontare la nostra versione della storia“.