Una brutta gatta da pelare si è conclusa con un nulla di fatto. Amazon Italia può gioire dell’archiviazione del presunto caso di evasione fiscale per omesse dichiarazioni di redditi. A deciderlo è stata Giusy Barbara, giudice per indagini preliminari di Milano, che ha depositato il decreto di archiviazione.

Il caso di presunta evasione fiscale puntava sull’omessa dichiarazione a carico di Eva Gehlin, ovvero la legale rappresentante della società lussemburghese Amazon UE S.ar.l. che, oltre a comprendere le varie filiali europee, fa riferimento anche a quella italiana. Il tutto era partito due anni fa, nel 2017, quando nonostante Amazon avesse chiuso un contenzioso fiscale con l’Italia attraverso una transazione da 100 milioni di euro, era rimasta aperta una inchiesta penale a carico della dirigente lussemburghese.

Questo perché Amazon registrava in Lussemburgo gli utili generati in Italia, usufruendo di un particolare regime fiscale agevolato. Il caso è stato chiuso in quanto, come spiegato dai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate), l’unico settore operativo di Amazon presente sul territorio nazionale fa riferimento a quello di marketing e del merchandising, che non superano le soglie quantitative della rilevanza penale.