Com’era ampiamente prevedibile, dopo l’esperienza francese, lo sbarco di Iliad nel nostro Paese ha creato scompiglio nel mercato della telefonia mobile, tanto che AGCOM ha convocato una riunione, in programma oggi, per discutere dei grossi problemi di portabilità tra gli operatori.

A essere particolarmente in crisi, come segnalato nei giorni scorsi, è Vodafone che non riesce a evadere le numerose richieste di portabilità, con i tempi che salgono dai classici 3 giorni fino a 10 giorni. L’elevato numero di richieste proveniente da utenti che desiderano passare a Iliad sta però condizionando anche il passaggio verso altri operatori, come Wind e Tre, con ritardi che in questo caso arrivano a 7 giorni.

Ecco dunque spiegato il motivo della convocazione degli operatori da parte di AGCOM, che cerca una soluzione al problema al fine di ridurre al minimo i disagi da parte degli utenti, “vittime” della situazione.

La delibera 147/11/CR di AGCOM stabilisce che gli operatori possono adottare misure straordinarie per smaltire le portabilità arretrate qualora queste superassero le 30.000 richieste al giorno, ma evidentemente la mossa di Vodafone, che passerà a 36.000 portabilità al giorno a partire dal 3 settembre (rispetto alle 30.000 originarie) non sembra sufficiente a smaltire il lavoro arretrato.