L’AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per il possibile utilizzo di alcune frequenze nelle bande 1427-1452 MHz e 1492-1517 MHz e per l’eventuale estensione nella banda 3,4-3,6 GHz. Il tutto ha a che fare con il percorso di sviluppo della rete 5G.

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha considerato la decisione UE 2015/750 della Commissione, che armonizzava la banda 1452-1492 per i sistemi terrestri e le successive decisioni estese alle due bande di cui sopra. Secondo un rapporto della Conferenza Europea della amministrazioni delle Poste e delle Telecomunicazioni (CEPT), queste “nuove” bande potrebbero coesistere con altri servizi esistenti, permettendo di assumere il ruolo di risorse addizionali da indirizzare allo sviluppo dei servizi 5G.

AGCOM ha avviato una consultazione pubblica per il “il possibile impiego delle frequenze nelle bande armonizzate 1427-1452 MHz e 1492-1517 MHz per sistemi terresti in grado di fornire servizi di comunicazioni elettroniche e la verifica dell’interesse alla messa a disposizione di ulteriori frequenze per lo sviluppo dei sistemi wireless 5G”, e le risposte dovranno giungere entro 30 giorni.

La consultazione richiede di esporre una risposta a sei distinte questioni, relative al quadro regolatorio sull’utilizzo delle bande di frequenza armonizzate, al possibile collocamento delle bande nell’ambito dello sviluppo del 5G, alla coesistenza in banda, all’uso delle porzioni già assegnate e non solo: gli ultimi due punti, i più articolati, riguardano la manifestazione di interesse per l’offerta di servizi utilizzando tecnologie compatibili nelle bande aggiuntive di cui sopra e infine, l’esposizione di interesse sulla possibile messa a disposizione delle bande 3,4-3,6 GHz.

Per maggiori informazioni potete consultare la delibera 119/19/CONS integrale a questo indirizzo.

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