Negli ultimi tempi si sono susseguite in Rete le ipotesi sugli effetti collaterali che la connettività 5G potrebbe avere sulla nostra salute e su altri aspetti della vita quotidiana.

Ebbene, mettendo da parte complottismi e allarmismi vari, un effetto collaterale non previsto potrebbe essere quello relativo alla compromissione dell’accuratezza delle previsioni meteorologiche.

Durante un incontro dell’American Meteorological Society è emerso, infatti, che alcune delle frequenze usate per le trasmissioni 5G sono utilizzate anche dai satelliti meteorologici per la rilevazione della presenza di vapore acqueo, dato molto importante per l’elaborazione dei modelli meteo.

Le interferenze tra le bande vicine potrebbero causare la perdita dei dati relativi al vapore acqueo e, di conseguenza, impedire di elaborare previsioni meteo accurate.

A chi sostiene che si tratti soltanto di un’ipotesi paranoica, i ricercatori hanno risposto che qualcosa di simile è già avvenuta tra il 2004 e il 2007 negli Stati Uniti a causa di segnali della TV satellitare “rimbalzanti” su grandi masse d’acqua, come i  laghi e le coste.

Al momento, l’allarme lanciato dai meteorologi pare non aver sortito alcun effetto.

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