Sembra proprio che Google abbia qualche difficoltà nel mantenere segreti i suoi prossimi dispositivi negli ultimi tempi, dopo la comparsa di un modello di Pixel 7 in vendita su Ebay, e di un Pixel 7 Pro su Facebook Marketplace, oggi arrivano nuove informazioni sul prossimo top di gamma di Big G sempre grazie ad un prototipo sfuggito in qualche modo all’azienda e giunto fra le mani di un utente.

Novità sul display e sul nuovo Tensor

Questa volta le notizie arrivano dal canale Telegram Google News, i ragazzi del canale sono riusciti a mettersi in contatto con un utente in possesso di un Pixel 7 Pro; il dispositivo, come gli altri di cui vi avevamo riportato, è stato ovviamente bloccato da remoto da Google nel tentativo di tutelare quante più informazioni possibili, ma ciò non ha impedito alla community di indagare sui log di avvio, smentendo alcune informazioni trapelate in precedenza.

Per quanto riguarda il display del futuro Pixel 7 Pro, le voci circolate in precedenza (qui e qui per Pixel 7) volevano il prossimo smartphone di casa Google dotato dello stesso pannello di Pixel 6 Pro, ma questa informazione sembra inesatta; i registri di avvio infatti mostrano come Pixel 7 Pro utilizzi un display Samsung S6E3HC4, mentre il modello attuale un Samsung S6E3HC3. Non è chiaro quali siano le differenze fra i due modelli di display, ma è evidente che non si tratti dello stesso pannello, andando probabilmente ad introdurre qualche piccolo miglioramento.

Passiamo ora al processore che sarà sotto il cofano del prossimo flagship di Big G, il Tensor di seconda generazione sembra che manterrà lo stesso cluster del precedente modello (4 + 2 + 2) e potrebbe continuare ad utilizzare i core Cortex-A55 a bassa potenza per le attività in background.

Infine grazie ai log di cui sopra, vengono confermati anche i nomi in codice dei vari modelli facenti parte della prossima gamma di smartphone Google, nello specifico:

  • Panther” = Pixel 7
  • Cheetah” = Pixel 7 Pro
  • Felix” = Pixel 7a

Ovviamente siamo sempre nell’ambito delle indiscrezioni, quindi tutte le informazioni vanno comunque prese con le pinze, ma siamo sicuri che mancando più di tre mesi al lancio ufficiale dei dispositivi in questione c’è ancora molto tempo perché trapelino nuove e più dettagliate informazioni.