Secondo un nuovo report dettagliato di SensorTower, il numero di applicazioni scaricate tramite il Google Play Store nel primo trimestre 2022 ha registrato un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Intanto, stando al team che si occupa della sicurezza e della privacy di Android, Google ha rimosso dal proprio store 1,2 milioni di applicazioni che violavano la privacy degli utenti.

Google Play Store: lieve crescita delle app scaricate nel Q1 2022

Nel primo trimestre del 2022 il Google Play Store ha registrato ben 28,3 miliardi di download di app singole; la cifra, all’apparenza impressionante, racconta invece di una lieve crescita rispetto a quanto fatto registrare nello stesso periodo del 2021, in cui erano stati registrati circa 28 miliardi di download.

Il dato più interessante per Google, è quello che confronta i “propri” dati con quelli del più temibile competitor, ovvero l’App Store di Apple: il colosso di Mountain View mantiene una posizione dominante, dal momento che, nello stesso periodo, App Store ha generato “solo” 8,6 miliardi di download.

I social network trainano il carro

All’interno del suo report (reperibile in fonte), SensorTower propone le classifiche delle app più scaricate a livello globale sia sullo store di Apple che su quello di Google e a trainare i grandi numeri registrati su entrambe le piattaforme sono ancora una volta le app dei più popolari social network.

Mentre a livello globale è TikTok a comandare la classifiche congiunta, seguita sul podio da Instagram e Facebook, osservando i soli dati relativi al Google Play Store è Instagram che conquista la vetta della classifica globale, seguita da Facebook e da TikTok, che invece scivola al terzo posto. Completano la top 10 della classifica, in ordine, Shopee, WhatsApp, Telegram, Snapchat, Facebook Messenger, WhatsApp Business e Spotify.

Discorso leggermente diverso per quanto riguarda i dati del Google Play Store relativi al solo mercato statunitense: in questo caso, TikTok mantiene il primato, seguita da Facebook e Cash App.

Per la prima volta dal 2020, Google ha perso il primato di editor più prolifico su entrambi gli store, ed è Meta a farla da padrone, soprattutto grazie ai download registrati tramite lo store di Google.

I giochi per dispositivi mobili si confermano la prima categoria per numero di download con 12,03 miliardi, segnando una crescita del 2,1% sul solo Google Play Store. Comandano la classifica Garena Free Fire, Subway Surfers e Merge Master.

Google ha rimosso 1,2 milioni di app dal Play Store

Con l’ottica di fornire agli utenti Android un’esperienza più sicura sul Play Store, Google ha introdotto la nuova sezione “Sicurezza dei dati”, all’interno della quale gli sviluppatori hanno l’obbligo di fornire agli utenti informazioni dettagliate sui dati raccolti dalle app (come li raccolgono, condividono e proteggono).

Secondo due membri del team di sicurezza e privacy di Android, Steve Kafka e Khawaja Shams, lo scorso anno Google ha introdotto svariate funzionalità relative alla privacy, oltre a strumenti per la protezione avanzata contro app e sviluppatori malevoli.

L’azienda di Mountain View ha, inoltre, continuato a migliorare i propri algoritmi di apprendimento automatico che hanno consentito, nel 2021, di prevenire la pubblicazione di 1,2 milioni di app che avrebbero violato la privacy per gli utenti; in aggiunta, questi meccanismi hanno portato alla sospensione di oltre 190000 account durante lo scorso anno.

Non è la prima occasione in cui Google sfrutta il machine learning per combattere comportamenti scorretti: appena un mese fa, vi raccontavamo dell’utilizzo dell’apprendimento automatico nella lotta alle modifiche farlocche apportate in Google Maps.

Inoltre, Google ha collaborato con gli sviluppatori di SDK (Software Development Kit) per migliorare la sicurezza delle app, limitando i meccanismi di condivisione dei dati e migliorando la comunicazione tra i vari sviluppatori.

Per Google, la miglior medicina per la sicurezza è limitare l’accesso ai dati

Secondo Big G, il miglior modo per garantire la sicurezza dei dati è limitarne l’accesso; per fare ciò, sono state introdotte nuove misure che hanno ridotto l’accesso alle API sensibili e ai dati degli utenti, coinvolgendo il 98% delle app, nel passaggio ad Android 11 o versioni successive; è, inoltre, stato disabilitato l’accesso alle API per l’accessibilità nelle app con Android 12.

Per gli utenti in possesso degli smartphone della serie Pixel (inizialmente per i soli Pixel 6, poi estesa anche ai più datati), Google ha introdotto il Security Hub, un vero e proprio centro per le impostazioni di sicurezza dello smartphone. Per i propri smartphone, Google ha inoltre migliorato i modelli di machine learning utilizzati per rilevare i malware tramite Google Play Protect: il rilevamento delle app malevole viene eseguito sfruttando una tecnologia che tutela la privacy chiamata “federated analytics”.

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