Continuano i grattacapi per i nuovi Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro (nonostante per noi siano gli smartphone da prendere in considerazione) con nuovi problemi legati ai sensori, rendendoli probabilmente i Pixel più problematici di sempre.

Giroscopio, accelerometro e bussola non funzionano su Pixel 6 e Pixel 6 Pro

Alcune unità di Pixel 6, secondo alcuni report su Reddit e il forum di supporto Google, smettono casualmente di leggere i dati di alcuni sensori, rendendo così impossibile utilizzare alcune funzioni come la rotazione automatica e le immagini orizzontali. Gli utenti che hanno segnalato il problema, spiegano che funzionalità, come la rotazione automatica e le immagini orizzontali automatiche, smettono di funzionare a caso e non sanno il perché.

I colleghi di Android Police, hanno fatto un test con le loro unità in redazione utilizzando l’app Sensor test e, hanno scoperto, che i sensori non restituiscono alcun dato. Essendo il giroscopio, l’accelerometro e la bussola fondamentali, rendono impossibili quelle funzioni di utilizzo quotidiano come la rotazione automatica e le immagini in orizzontale. Anche le mappe diventano inutilizzabili perché, con la bussola fuori uso, l’applicazione non riesce a mostrare la direzione in cui si sta andando.

La causa non è del tutto chiara, ma sembrerebbe che il problema sia fuoriuscito dopo l’aggiornamento con le patch di dicembre, anche se non si hanno dati certi. Tenendo conto però che, l’ultimo update, ha portato problemi alla connettività, non sarebbe impossibile che sia proprio lui il colpevole. Gli altri sensori invece, come quello per la luminosità, prossimità e magnetismo, funzionano benissimo.

Se siete afflitti da questo problema sappiate che c’è una soluzione temporanea, ovvero il riavvio del dispositivo. Questa soluzione, seppur temporanea, può evitare grattacapi momentanei in attesa che Google risolva con un fix (magari con le patch di gennaio?).

Ancora niente Netflix in HD

Un altro problema ancora presente, nonostante la promessa di un fix da parte di Google ad aprile, è l’impossibilità per alcuni possessori di smartphone Pixel, di riprodurre contenuti in HD su Netflix. Questo è causato dal fatto che il livello DRM Widevine è stato declassato a L3. Ciò significa che i contenuti della piattaforma verranno riprodotti ad un massimo di 540p. Nonostante il colosso americano abbia riconosciuto il problema, sono passati otto mesi e ancora non si è visto un fix e, considerando che a dispositivi come Pixel 3 manca un solo aggiornamento, la situazione diventa molto seria.

Le segnalazioni continuano a fioccare, anche su Reddit, con utenti che lamentano che nemmeno l’aggiornamento ad Android 12 è stato in grado di risolvere il problema. Dato che Google aveva detto ad Android Police che stava lavorando a una soluzione, molti utenti, nonostante non fosse stata data una tempistica, speravano che i loro telefoni avrebbero ricevuto una correzione a breve, ma dopo otto mesi non è così.

I Pixel, come la maggior parte degli smartphone top di gamma certificati da Google, supportano Widevine L1 in combinazione con altri metodi DRM mentre, nel caso di telefoni modificati o non certificati, possono supportare solo L2 o L3. Questo significa che gli smartphone di Big G sono certificati per la visione in HD (e HDR) su Netflix, ma non possono goderne a causa di un problema sorto all’inizio di quest’anno e del quale non si conosce la causa. Ci sono stati casi di altri dispositivi, come Xiaomi Mi Pad 5, il quale ancora oggi presenta problemi per diversi utenti e, anche in questo caso, pare non ci sia una soluzione fai da te.

Se sei un possessore di uno smartphone Pixel di terza generazione o superiore, ma anche di qualsiasi altro dispositivo Android e voglia fare un check, puoi controllare il tuo livello DRM utilizzando questa app.

E voi siete afflitti dal problema? Fatecelo sapere nel box dei commenti.