Se già amate Google Assistant, probabilmente una volta che avrà ottenuto la nuova funzionalità chiamata “Quick Phrases” il vostro idillio raggiungerà vette ancora più elevate.

Si tratta, infatti, di una funzione decisamente smart che renderà l’utilizzo dell’assistente ancora più piacevole: una volta abilitata, mette Google Assistant in standby ogni volta che si riceve una telefonata o si attiva una sveglia e, nel caso in cui non si dovesse riuscire a raggiungere il telefono proprio in tale momento, sarà sufficiente dire “Rispondi” o “Rifiuta” oppure “Interrompi” o “Rimanda” per interagire con il device.

Come funziona Quick Phrases di Google Assistant

In pratica, la funzionalità Quick Phrases può essere considerata una soluzione smart per attivare automaticamente l’assistente in specifiche occasioni in cui è probabile che l’utente vorrà interagire con il proprio smartphone ed eliminare la necessità di usare il comando di attivazione “Ehi Google”.

Una volta che sarà implementata, la funzione Quick Phrases potrà essere abilitata nelle impostazioni di Google Assistant. Quando si attiva la funzione per le telefonate in arrivo, Google avverte che le chiamate potrebbero connettersi involontariamente se qualcuno dice “rispondi” quando non si è effettivamente pronti per rispondere alla telefonata, avvisando inoltre che c’è la possibilità che l’assistente colleghi erroneamente la chiamata quando sente qualcosa che suona come “rispondi”.

Dopo aver abilitato le “frasi rapide”, Google Assistant ricorderà agli utenti che è possibile non anticipare il comando con “Ehi Google”, mostrando un piccolo suggerimento sotto la notifica per le telefonate in arrivo e gli allarmi o timer:

Così come apprendiamo da XDA Developers, questa funzione è stata abilitata dal colosso di Mountain View con l’ultima beta di Android 12 e la versione 12.39.17.29 di l’app Google.

Pare che quando la funzionalità sarà effettivamente implementata per tutti gli utenti potrà essere sfruttata per rendere non necessario il comando di attivazione “Ehi Google” anche su altri dispositivi, come gli smart speaker. Staremo a vedere.