Ci sono tante cose nuove nella serie Xiaomi 11T del colosso cinese, come ad esempio il supporto alla ricarica rapida a 120 W sul modello Xiaomi 11T Pro.

Il sensore di prossimità è virtuale

C’è però un’altra piccola chicca che apprendiamo in queste ore: Xiaomi, in collaborazione con la società Elliptic Labs, ha introdotto un sensore di prossimità virtuale all’interno dei sopracitati smartphone. Etichettato come “AI Virtual Proximity Sensor INNER BEAUTY®“, la serie Xiaomi 11T sfrutta un sensore di prossimità gestito dal software che si occupa di mimare tutte le funzionalità offerte da quello fisico. Puntare a un sensore completamente virtuale ha sicuramente ridotto i costi di produzione per Xiaomi, oltre che offrire maggiore spazio interno per la disposizione dei componenti.

La partnership di Elliptic Labs con Xiaomi è solida e siamo lieti che continuino a utilizzarci in più smartphone poiché sono diventati il secondo OEM di smartphone più grande al mondo“, sottolinea Laila Danielsen, CEO di Elliptic Labs. “La piattaforma AI Virtual Smart Sensor consente ai produttori di introdurre nuove funzionalità, omettendo i sensori basati su hardware, riducendo i costi ed eliminando il rischio di approvvigionamento. Siamo fiduciosi che la nostra piattaforma AI Virtual Smart Sensor continuerà a fornire le prestazioni e il valore che i partner innovativi come Xiaomi richiedono per continuare tale crescita.”

C’è però da dire un cosa che abbiamo notato durante la nostra prova sul campo di Xiaomi 11T Pro e, più in generale, sul sensore di prossimità: spesso abbiamo registrato una funzionalità ballerina del sensore, forse per via del software che meriterebbe qualche piccola attenzione in più.

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