Brutte notizie per Vodafone arrivano da AGCOM, che con la delibera n. 256/21/CONS le ha ingiunto il pagamento di una sanzione di 145.000 euro a causa dell’adozione di pratiche ritenute scorrette.

Tutto inizia il 6 ottobre 2020, quando un operatore telefonico concorrente ha segnalato all’AGCOM la violazione da parte di Vodafone di alcuni obblighi previsti dalla delibera n. 252/16/CONS e relativi alla comunicazione annuale riguardante le condizioni economiche sottoscritte dagli utenti.

Tali violazioni avrebbero determinato la limitazione della facoltà degli utenti di scegliere l’offerta più conveniente sul mercato sulla base delle proprie esigenze e un vantaggio per Vodafone, in quanto non avrebbe sostenuto gli oneri connessi all’applicazione di un obbligo regolamentare, a cui gli altri operatori invece si attengono.

Nei giorni seguenti l’AGCOM istruiva la pratica e contattava Vodafone, richiedendo la necessaria documentazione e la sua versione dei fatti.

Vodafone è stata sanzionata dall’AGCOM

Sulla base della documentazione acquisita, l’AGCOM ha constato che Vodafone non inviava apposita comunicazione ai propri utenti circa le condizioni economiche sottoscritte, limitandosi a invitare i clienti a consultare l’area personale del sito web tramite l’indicazione di un link in un SMS o nel documento di fatturazione e, pertanto, ha avviato un procedimento sanzionatorio nei confronti di questo operatore.

Dopo avere valutato la tesi difensiva di Vodafone, l’AGCOM ha deciso di irrogare la sanzione di 145.000 euro, facendo tra le altre cose presente che “L’omessa comunicazione annuale delle condizioni economiche sottoscritte, sia per le offerte di tipo postpagato che per quelle mobili di tipo prepagato, ha leso il diritto degli utenti di poter disporre di informazioni complete e aggiornate in merito ai costi previsti per i servizi in consistenza al fine di poterli comparare con quelli contemplati dalle altre offerte presenti sul mercato e valutarne la convenienza, nonché la rispondenza al proprio profilo di consumo e di spesa”. 

L’importo della sanzione è stato determinato anche tenendo conto del fatto che “la violazione è riferibile all’anno 2020 e, pertanto, è di durata media e di media entità”.

Potete trovare il testo integrale della delibera seguendo questo link.

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