Recensione DOOGEE N40 Pro – La battaglia nella fascia medio-bassa del mercato è serrata e se i principali competitor si sfidano a suon di schede tecniche evolute, per i brand minori diventa sempre più complicato distinguersi. DOOGEE N40 Pro è l’ultimo arrivato in questo segmento, e non basta un prezzo adeguato per emergere rispetto alla massa.

Lo abbiamo provato per qualche giorno e oggi vi raccontiamo le nostre impressioni su questo battery phone, che ha più carattere di quanto si potrebbe pensare.

Caratteristiche e design

Dal punto di vista del design DOOGEE N40 Pro si distingue dalla massa grazie a una cover posteriore in plastica con una finitura che ricorda quella della pelle. Disponibile in quattro colorazioni, noi abbiamo testato quella marrone, che insieme alla nera offre l’effetto più realistico. Molto particolare anche l’inserto che racchiude la fotocamera posteriore.

I quattro sensori sono inclusi in un rettangolo in alto a sinistra, insieme al doppio flash LED, ma per un design più particolare la fotocamera è inglobata in un rettangolo nero che occupa quasi tutta la larghezza dello smartphone, ricordando alcune soluzioni viste sugli smartphone Xiaomi.

Nella parte frontale spicca lo schermo da 6,52 pollici, ma DOOGEE ha scelto una soluzione con notch decisamente obsoleta, piuttosto che optare per un punch hole più al passo coi tempi. Non particolarmente ottimizzate le cornici, soprattutto quella inferiore, ma visto il prezzo del prodotto è una scelta più che accettabile.

DOOGEE ha integrato il lettore di impronte digitali nel tasto di accensione/sblocco, una scelta sempre più utilizzata in questa fascia di prezzo che rappresenta, a nostro avviso, il giusto compromesso rispetto al sensore posteriore, senza dover ricorrere a soluzioni più costose come il lettore di impronte sotto allo schermo.

Sotto alla scocca troviamo un MediaTek Helio P60 affiancato da 6 GB di RAM e 128 GB di memoria di tipo UFS 2.1, non la più veloce ma più che adeguata al prezzo del dispositivo. È possibile espandere lo spazio di archiviazione con microSD fino a 256 GB, grazie allo slot dual SIM ibrido, che può alloggiare due SIM o una SIM e una microSD.

Il connettore di ricarica è di tipo USB Type-C con supporto alla ricarica rapida a 24 watt. Di buon livello la connettività, con supporto alle reti 4G, WiFi 802.11 ac dual band, Bluetooth 4.2 e sistema GPS/GLONASS. Della fotocamera parleremo tra poco, mentre il sistema operativo è Android 11, senza particolari personalizzazioni e con patch di sicurezza aggiornate al mese di maggio (e che difficilmente riceveranno più di un paio di aggiornamenti nei prossimi mesi).

Prestazioni e fotocamera

Un po’ altalenanti le prestazioni, nonostante il processore e la memoria, che sulla carta dovrebbero consentire allo smartphone di essere sempre agile in qualsiasi situazione. Nella maggior parte dei casi è così, ma capita saltuariamente di vedere rallentamenti, nella visualizzazione di pagine web, nella riproduzione di video (anche locali) e nel gaming, anche se tutto rimane nei limiti dell’usabilità, senza mai scadere in maniera importante.

Buona l’ergonomia, nonostante l’enorme batteria, visto che lo spessore rimane al di sotto dei dieci millimetri. Nonostante pesi 212 grammi, l’utilizzo di materiali plastici contribuisce a fornire una sensazione di leggerezza, soprattutto rispetto ad altri smartphone dal peso simile, come ad esempio Xiaomi Mi 10.

Nel complesso dunque uno smartphone equilibrato, con un reparto connettività decisamente soddisfacente: nella media la ricezione della rete cellulare, mai in difficoltà, buona anche quella WiFi mentre quella Bluetooth risente del supporto allo standard 4.2, col risultato di offrire una portata appena sufficiente e una stabilità buona solo fino a 2-3 metri dallo smartphone.

Soddisfacente la ricezione GPS, con il sistema che aggancia molto rapidamente i satelliti e impiega giusto qualche secondo in più in caso di cielo coperto. Una volta agganciati i satelliti il segnale è sempre sufficiente e nei nostri test non abbiamo mai perso una deviazione o una indicazione, vista la rapidità di aggiornamento del segnale.

Veniamo al comparto fotografico, che sulla carta non promette meraviglie e che si comporta secondo le aspettative. Se il sensore principale si difende dignitosamente in ogni situazione, quello ultra grandangolare restituisce foto poco luminose, mentre com’era lecito attendersi i due sensori aggiuntivi (macro e ritratto) sono sostanzialmente inutili. Il sensore macro sembra quasi uno zoom, e soffre in maniera esagerata nella messa a fuoco, compromettendo il funzionamento degli altri sensori.

Se provate a scattare una foto col sensore macro, tornando al sensore principale avrete difficoltà di messa a fuoco negli scatti ravvicinati e dovrete inquadrare un soggetto lontano per poter tornare a utilizzare l’autofocus. Colpa probabilmente di un software decisamente migliorabile e scarno anche dal punto di vista della personalizzazione.

Nel complesso comunque le foto sono gradevoli con buona luce, anche se lo zoom digitale è decisamente rivedibile, e sufficienti quando invece la situazione è più critica, soprattutto di sera. Nella media la fotocamera frontale, che restituisce selfie più che accettabili e che va in crisi solo quando la luce è poca.

Autonomia

Il vero pezzo forte di DOOGEE N40 Pro, che può fare pendere l’ago della bilancia, è indubbiamente l’autonomia, grazie alla batteria da 6.380 mAh. Anche utilizzandolo in maniera esagerata non siamo riusciti a scaricarlo in due giorni, e bisogna considerare che siamo solo ai primi cicli di ricarica, quindi le cose possono solo migliorare.

Le dieci ore di schermo sono davvero alla portata di tutti, soprattutto se lo utilizzate per guardare video (magari con un paio di cuffie Bluetooth). La ricarica rapida a 24 W (con il caricabatterie da 24W presente nella confezione di vendita), permette di fare il pieno alla batteria in poco più di due ore, davvero niente male.

In conclusione

Con POCO che non lascia spazio alla concorrenza, data la sua politica di prezzi aggressivi abbinati a schede tecniche di tutto rispetto, non è semplice trovare posto. DOOGEE N40 Pro ci prova con soluzioni estetiche particolari, che possono piacere (ma non a tutti) e con una batteria che farà felice chi cerca uno smartphone dall’ottima autonomia. Se riuscite ad acquistarlo a meno di 120 euro può essere una buona soluzione, ma al prezzo di listino, di oltre 270 euro, trovate sicuramente di meglio.

Il solito software con personalizzazioni MediaTek, lo schermo HD con un notch a goccia che ormai ha fatto il suo tempo, e la solita fotocamera che non soddisfa appieno, sono sicuramente dei fattori da considerare al momento dell’acquisto. Se però quello che vi interessa è un’autonomia elevata, senza andare incontro a un peso esagerato, allora DOOGEE N40 Pro può essere una buona scelta, a patto di trovarlo a un prezzo onesto, non certo quello di listino.

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