Apple è stata a lungo sotto esame in Australia per non aver sbloccato il chip NFC dell’iPhone per app e servizi di terze parti.

In risposta alle accuse il colosso di Cupertino afferma di non aver implementato Host Card Emulation (HCE) su iPhone come adottato da Android in quanto porterebbe a una minore sicurezza sui dispositivi Apple. La società afferma inoltre di fornire alle banche un accesso equo e non discriminatorio all’NFC su iPhone tramite Apple Pay.

L’azienda di Cupertino suppone che, essendo il software Android utilizzato in una varietà di dispositivi hardware offerti da molte aziende diverse da Google, il gigante di Mountain View abbia dovuto adottare una soluzione incentrata sul software, seppur meno sicura di una basata su elementi di sicurezza.

Apple ribadisce inoltre la stretta integrazione tra il suo sistema operativo e il proprio hardware che sono in grado di offrire una soluzione completamente integrata superiore all’approccio di Android.

Google risponde: Google Pay è sicuro quanto Apple Pay

Nella sua dichiarazione Google ha negato le affermazioni di Apple e ha affermato che il suo sistema HCE è controllato direttamente dalle banche di tutto il mondo e che è completamente sicuro, inoltre l’azienda di Mountain View ha affermato che l’esperienza utente offerta da Google Pay è uguale a quella di Apple Pay.

Apple ha subito pressioni per sbloccare l’NFC su iPhone anche in altre parti del mondo, inoltre la società è già oggetto di un’indagine antitrust nell’UE per presunte discriminazioni relative all’accesso a NFC e Apple Pay.

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