In seguito all’esito dell’azione ordinaria promossa da Movimento Consumatori, il tribunale di Milano conferma il provvedimento cautelare pronunciato nel giugno 2018 vietando a WINDTRE l’adozione, l’uso e gli effetti nei contratti di telefonia fissa, o di altri servizi offerti in abbinamento ad essa, di clausole che prevedono rinnovi e pagamenti con periodicità di 28 giorni oppure 8 settimane, in quanto hanno leso e ledono i diritti e gli interessi collettivi dei consumatori.

L’altra rilevante novità delle sentenza consiste nel fatto che l’obbligo di restituzione delle somme indebitamente percepite da WINDTRE dovrà riguardare anche i consumatori che, pur avendo attivato un contratto di telefonia fissa all’interno del periodo 1° giugno 2016 – 5 aprile 2018, hanno poi deciso di recedere dall’abbonamento.

WINDTRE condannata a rimborsare i consumatori

Alessandro Mostaccio, segretario generale del Movimento Consumatori, commenta con soddisfazione il risultato ottenuto che premia gli sforzi profusi negli ultimi quattro anni dall’Associazione e dall’Agcom per opporsi a una pratica commerciale scorretta e aggiunge che Movimento Consumatori vigilerà affinché WIND adempia a tutti gli obblighi informativi prescritti e soprattutto affinché attivi una procedura per accogliere le richieste di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati da tutti i consumatori coinvolti.

WINDTRE dovrà informare i consumatori interessati pubblicando un avviso sul proprio sito e su alcuni quotidiani nazionali, inserendo un’informativa dettagliata in fattura e inviando una lettera ai suoi ex clienti WIND, ma soprattutto accogliere, entro 30 giorni dalla ricezione delle richieste, le domande di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati dai consumatori in applicazione delle clausole o pattuizioni contrattuali illegittime.

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