Mentre il governo cinese sta lavorando per riformare la legislazione in merito alla raccolta di dati personali, con l’autorità che regola il cyberspazio cinese che ha ordinato la rimozione di Didi dagli app store del Paese, Xiaomi ha annunciato di aver avviato una indagine approfondita in relazione ad alcune applicazioni presenti nel proprio app store che avrebbero apertamente violato le regole in merito alla raccolta dei dati degli utenti.

Alcune app violano le regole

Il colosso cinese ha inviato alcune notifiche di indagine ad alcune app che hanno raccolto e utilizzato in maniera illecita le informazioni personali degli utenti, violandone di conseguenza interessi e diritti. Il problema si verifica soprattutto in Cina, con molti utenti che segnalano comportamenti anomali e altri problemi legati ai propri dati.

Per ottenere un vantaggio competitivo nei confronti della concorrenza, alcune applicazioni acquisiscono in maniera impropria i dati degli utenti, in barba a qualsiasi policy legata allo store Xiaomi. Quest’ultima sembra seriamente intenzionata a fare piazza pulita delle app che utilizzano comportamenti dannosi, unendo i propri sforzi a quelli del governo.

Gli sviluppatori che non sono in regola dovranno dunque adeguarsi immediatamente pena la rimozione delle proprie creazioni dal Mi Store. La decisione è stata presa in seguito alla ricezione di un numero decisamente elevato di feedback negativi da parte di utenti che denunciavano pratiche “predatorie” da parte di alcune applicazioni.