L’idea di avere uno smartphone, completo di tutte le sue funzionalità, al polso stuzzica sempre parecchio e questo ci ha spinti a provare Kospet Optimus 2, un prodotto che fa esattamente questa cosa qui. Kospet Optimus 2 è un dispositivo che non può essere identificato semplicemente come uno smartwatch perché è un vero e proprio smartphone, completo di fotocamere, racchiuso nell’aspetto e nelle dimensioni di un orologio sportivo.

Lo abbiamo provato per un po’ di giorni e oggi vogliamo raccontarvi la nostra esperienza, che è un po’ diversa da quella delle recensioni perché Kospet Optimus 2 è un prodotto totalmente differente da quelli che siamo abituati a vedere. Ci concentriamo quindi più sull’esperienza d’utilizzo e su alcuni dettagli, provando a darvi qualche spunto di riflessione, piuttosto che sui dati tecnici e sulle funzionalità, anche perché, ve lo diciamo subito, non è un prodotto che fa scintille.

Design & Ergonomia

L’aspetto estetico non è sicuramente uno dei suoi punti di forza perché è brutto, grosso e ingombrante, tanto da risultare spesso fastidioso al polso e sotto gli indumenti. Dà quell’idea di prodotto sportivo e rugged, il che non è un problema se non fosse che è estremo in questo e quindi risulta assai sgradevole alla vista, molto difficile da tenere al polso in svariate situazioni e comunque durante tutta la giornata e decisamente pesante.

Poi è spesso e poco pratico, insomma non è uno di quei prodotti che indossi al polso e te ne dimentichi perché lui ricorda di esserci in ogni momento, delle volte anche troppo, creando problemi, fastidi e mostrando la sua brutta faccia. Di positivo c’è che è costruito in modo pressoché impeccabile e risulta assai robusto, anche se è realizzato in plasticaccia dura (la corona è in ceramica e c’è uno strato in metallo) che sembra sì resistente ma anche economica. Oltretutto non c’è alcun accorgimento per adattarsi al polso e questo fa sì, come detto, che l’ergonomia è bocciata. E sulla stessa riga è il cinturino.

Funzionalità

Ci sarebbe tantissimo da dire qui perché è ricco di funzionalità fighe per essere un prodotto da polso, se non fosse che tutto è tendente al pessimo. Sfortunatamente Kospet Optimus 2 eredita tutti i problemi e il pressappochismo degli smartphone cinesi con SoC MediaTek essendo anche lui basato su un SoC MediaTek. Al suo interno c’è Android 10 bello completo, con patch vecchiotte del 5 aprile 2020 e tanto di Google Play Store con cui è possibile installare le app, con tutti i problemi dei software MediaTek e cioè traduzioni parziali, grafica vecchia, rallentamenti qua e là, applicazioni AOSP e compagnia bella.

Il suo più grande problema, che teoricamente dovrebbe essere il suo punto di forza, però è la completezza: c’è esattamente Android in versione completa, tale e quale com’è negli smartphone, e questo purtroppo non è un plus, come sarebbe potuto essere, ma è un grosso problema perché non c’è alcuna ottimizzazione e modifica e quindi ci sono schermate tagliate e visualizzate parzialmente, spesso impossibili da navigare, ci sono parti del sistema che rimandano a funzioni peculiari di uno smartphone e quindi a menù non funzionanti, ci sono schermate sgranate e sfocate e altre problematiche di questo genere. C’è, per farla breve, Android degli smartphone, per i display rettangolari, buttato in un prodotto dalle dimensioni inferiori con display circolare, per cui viene da sé che senza alcun adattamento non possono che esserci problemi. Comunque supporta l’installazione di applicazioni, la navigazione completa con Google Maps avendo A-GPS, SIM e Wi-Fi, le chiamate e gli SMS avendo una SIM, uno speaker e un microfono, la navigazione internet tramite browser, la scrittura tramite tastiera e voce, la riproduzione musicale in locale e tutto ciò che ritroviamo in qualsiasi smartphone; sotto questo punto di vista non si fa mancare niente, è un vero e proprio smartphone cinese messo in un dispositivo da polso.

E’ capace, oltre che di fare da smartphone con tutti i suoi limiti e problemi, anche di fare da smartwatch e quindi di contare i passi e le calorie bruciate, di monitorare il sonno e alcune attività sportive, di misurare i battiti cardiaci e la distanza percorsa, di visualizzare le notifiche (anche dello smartphone se collegato) e compagnia bella: purtroppo non è assai preciso e tende, ogni tanto, a sballare le misurazioni, oltre che a fallire quella dei battiti cardiaci. Include alcune watchface, brutte e mezze in italiano e mezze in inglese a dire la verità, che permettono di visualizzare questi dati e un’applicazione per lo smartphone, che non serve praticamente a nulla visto che già lui è un vero e proprio smartphone (pensate che riceve persino gli aggiornamenti di sistema attraverso la funzionalità di Android).

Aggiungiamo, in ultimo, che supporta i comandi vocali, l’apertura di app con un vero e proprio drawer e il face unlock tramite la fotocamera frontale, però anche qui c’è del pressappochismo imbarazzante, e che l’audio tramite microfono e speaker è appena sufficiente, il touch è abbastanza sensibile e che presenta due tasti laterali per l’accensione e la navigazione nei menù.

Prestazioni

Kospet Optimus 2 offre prestazioni molto buone, eccezion fatta per qualche rallentamento saltuario, e il merito è tutto dell’hardware, assolutamente non dell’ottimizzazione software. Sotto al display IPS da 1,6 pollici con risoluzione di 400 x 400 pixel, molto luminoso e ben definito anche se con dei colori poco vividi, trovano posto un SoC MediaTek MT6762 con CPU octa core da 2 GHz, 4 GB di RAM LPDDR3, 64 GB di storage eMMC 5.1, A-GPS, GLONASS, Wi-Fi dual band di tipo n, Bluetooth 5.0, una batteria da 1260 mAh, una fotocamera rotante da 13 MP con flash LED, uno slot per una nano-SIM 4G (accessibile togliendo uno sportellino di gomma), un microfono, uno speaker, dei pin per la ricarica e i vari altri sensori per misurare i dati corporei.

Tutto sommato, come dicevamo, è veloce e la connettività Bluetooth, Wi-Fi, A-GPS e SIM è più che sufficiente, anche se la ricezione non è delle migliori a causa dei componenti interni di scarsa qualità e al loro form factor.

Fotocamera

E’ dotato di una fotocamera rotante da 13 MP con flash LED per scattare foto, registrare video, per le videochiamate e per il face unlock. Sì, è vero che fa tutte queste cose, ma la qualità è assai scadente e poi tutto il reparto fotografico è gestito dalla solita e pessima applicazione fotocamera di MediaTek, che è un incubo.

Batteria & Autonomia

Se fosse uno smartwatch grideremmo al miracolo considerato che monta una batteria da 1260 mAh, in realtà gridiamo allo scandalo perché Kospet Optimus 2 monta un hardware assai performante e da vero e proprio smartphone e questo fa sì che l’autonomia sia ridicola. Non si è mai visto, e per ovvie ragioni, uno smartphone con queste specifiche alimentato da una batteria così piccola e purtroppo l’autonomia è un suo grande aspetto negativo.

Tenendo accorgimenti qua e là o usandolo solamente come “smartwatch” o come orologio, quindi con tutto spento e disconnesso, riesce a durare un poco in più, altrimenti Wi-Fi, SIM, Bluetooth e A-GPS, anche se non utilizzati tutti insieme, prosciugano la piccola batteria nel giro di appena qualche ora. Kospet Optimus 2 è capace di arrivare a un paio di giorni di utilizzo medio-basso, nelle migliori delle aspettative, ma anche di garantire più o meno un’ora di utilizzo con una carica completa, nelle peggiori delle ipotesi. Nulla che non ci aspettassimo leggendo le specifiche tecniche e la capacità della batteria, che impiega un paio d’ore per ricaricarsi tramite la basetta magnetica.

In conclusione

Dare un parere finale su questo prodotto è estremamente facile, anche perché richiede poche parole. Cercate uno smartwatch, di qualsiasi tipo? Guardate altrove perché non fa per voi, anche perché non costa pochi euro. Cercate, invece, un prodotto per giocare, divertirvi, sperimentare, per farvi fighi e per avere una specie di smartphone al polso? Allora Kospet Optimus 2 può essere un’alternativa valida da prendere in considerazione, tenendo conto delle ovvie limitazioni sopraccitate. L’idea di fondo, di avere uno smartphone al polso, comunque, non è male e potrebbe fare comodo in più occasioni, peccato che nel caso specifico non tutto funzioni bene.