In questi ultimi giorni abbiamo più volte parlato degli interessanti, in alcuni casi anche bizzarri, brevetti di smartphone Xiaomi. Infatti, dopo lo smartphone con display a scorrimento laterale, quello con una fotocamera rotante, quell’altro ancora con un design cilindrico piuttosto singolare oppure con fotocamera rotante sotto il display, un nuovo brevetto ritrae uno smartphone Xiaomi modulare.
Uno smartphone modulare targato Xiaomi?
Pubblicato dal WIPO (World Intellectual Property Organization) lo scorso 29 aprile 2021 dopo la richiesta avanzata allo USPTO (United States Patent and Trademark Office) nel mese di febbraio dell’anno scorso, il colosso cinese sta valutando lo sviluppo di uno smartphone modulare composto da tre sezioni liberamente assemblabili tramite un sistema di binari. Com’è possibile osservare dalle immagini presenti nell’articolo, questo smartphone è munito di tre sezioni: quella superiore adibita a contenere la scheda madre e i componenti per le lenti; quella centrale per la batteria; e quella inferiore per gli speaker e la porta di ricarica.
Almeno due di questi moduli presentano un display che, quando uniti, danno forma ad un pannello edge-to-edge senza alcun tipo di giuntura visibile. Il modulo fotografico viene descritto in almeno due design differenti: uno lungo l’asse verticale e uno invece con un’isola squadrata simile a quella di Redmi 9C.
L’idea di realizzare uno smartphone modulare non è certo una novità nel campo degli smartphone, e Motorola ci ha provato per diverso tempo con i Moto Mods senza però grandi risultati. Uno smartphone modulare garantisce all’utente la possibilità di rimpiazzare facilmente moduli difettosi, così come migliorare le funzioni stesse del terminale grazie all’apposito sistema di binari.
Cosa ne pensate di questo brevetto? Secondo voi ha senso realizzare uno smartphone modulare? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti qui in basso.