OnePlus è un’azienda da sempre molto attiva, sia lato software che hardware. A testimonianza di ciò, il suo team di ingegneri ha progettato Clipt, una clipboard che permette di fare copia-incolla di testi, immagini e file e sincronizzarli tra più dispositivi, grazie a un account Google, un app Android e Google Chrome. È prevista anche un app iOS nel futuro prossimo. Questa piattaforma può essere una soluzione per chi utilizza più di un device per lavoro e ha bisogno di condividere file o testo tra questi in maniera semplice e rapida.

L’azienda cinese, parte del gruppo BBK, aveva annunciato una settimana fa circa, la creazione di OneLab, una divisione simile a una start-up che si occupa di creare app o strumenti utili e particolari, un po’ come Google fa già da tempo con il suo Creative Lab. Il primo esperimento di questa divisione è proprio Clipt, che in effetti si presenta con un interfaccia moderna e pulita, se pur ancora un poco acerba, visto anche alcune limitazioni riguardo la clipboard presenti su Android.

Clipt schema funzionamento

A partire da Android 10 infatti, i servizi che come Clipt si affidano alla clipboard di sistema per la condivisione e sincronizzazione di contenuti tra dispositivi, si trovano a dover fare i conti con una restrizione che non permette alle app di accedere all’intera memoria dello smartphone. Ciò significa che se c’è bisogno di copiare e incollare un testo dallo smartphone al PC, bisogna necessariamente incollarlo prima sull’app e poi sarà disponibile su entrambi i dispositivi. Clipt rende questa operazione un po’ più semplice grazie a una notifica permanente, con un tasto invia che funge da accesso rapido alla funzione.

Non essendo presente questa restrizione sui PC Windows o Mac che sia, il testo copiato su di essi è subito disponibile sullo smartphone. OnePlus, o meglio, OneLab poi ci tiene a precisare che la privacy e il prezioso spazio di memoria offerto da Drive sono salvi, in quanto l’app non conserva alcun dato dell’utente. Lo spazio di archiviazione Drive invece non viene praticamente intaccato, in quanto la piattaforma memorizza soltanto gli ultimi dieci file presenti nella clipboard, cancellando automaticamente quelli più vecchi.

Clipt non ha nemmeno accesso ai dati presenti su Google Drive degli utenti, quindi anche da questo punto di vista si possono dormire sonni tranquilli. Uno dei difetti di questa app, che possibilmente sarà risolto con qualche aggiornamento futuro, è l’impossibilità di inviare più di un solo file alla volta, cosa che altre app come Pushbullet sono in grado di fare. Altra barriera alla facilità di utilizzo potrebbe essere proprio l’utilizzo di un account Google per il suo funzionamento, che ne precluderebbe la fruizione su computer di lavoro che in alcuni casi non permettono questo tipo di operazioni. OneLabs ha però fatto sapere che se Clipt verrà utilizzata da un numero sufficiente di utenti potrebbe passare a un metodo di condivisione proprietario, abbandonando GDrive.

Altro problema che però non tocca la maggior parte degli utenti PC, è il mancato funzionamento di questa app su browser che non siano Chrome. Clipt, appoggiandosi a un account Google per il suo corretto funzionamento, su browser alternativi, anche basati su Chromium e in grado quindi di installare l’estensione dal Chrome Web Store, non riescono a completare l’accesso all’account Google dell’utente, rendendone impossibile l’utilizzo. È possibile che questo possa essere risolto con un aggiornamento, ma è più una speranza che una possibilità concreta.

Se volete provare Clipt trovate qui il link alla sua pagina del Chrome Web Store e il badge sottostante vi indirizzerà all’app sul Play Store.