Guai in vista per Samsung, destinataria di una class action legata al vetro protettivo della fotocamera posteriore sulla serie Samsung Galaxy S20. Se anche voi avete riscontrato questo problema, c’è la possibilità che Samsung sia costretta a una compensazione, qualora l’azione legale andasse in porto.

Samsung conosceva il problema

Secondo gli studi legali che stanno seguendo la causa, sarebbe coinvolta l’intera serie di smartphone, inclusi Samsung Galaxy s20+, Samsung Galaxy S20 Ultra e Samsung Galaxy S20 FE. Nell’azione legale si parla di frode e di numerose leggi di protezione dei consumatori infrante da Samsung, che sarebbe stata al corrente del problema senza però avvertire gli utenti.

A peggiorare la situazione del colosso sud coreano c’è il rifiuto di riconoscere il difetto in garanzia, nonostante anche il servizio di assistenza tecnica fosse a conoscenza del problema che ha causato la rottura del vetro protettivo. Secondo un Samsung Care Ambassador, che ne ha parlato in un forum, il problema sarebbe legato a un accumulo di pressione al di sotto del vetro della fotocamera.

In alcuni casi gli utenti hanno dovuto sborsare, di tasca propria, fino a 400 dollari per la riparazione, salvo vedere il problema ripresentarsi in maniera spontanea, senza che lo smartphone fosse caduto o maltrattato. Se l’azione legale assumerà i connotati di una class action, visto il grande numero di utenti coinvolti, gli avvocati cercheranno un risarcimento per la perdita di valore e per ulteriori danni provocati da Samsung.

È comunque probabile, come spesso accade in questi casi, che a guadagnarci siano gli avvocati, mentre gli utilizzatori potrebbero ricevere un rimborso insufficiente a coprire le spese sostenute, soprattutto se il numero di partecipanti sarà elevato.