Fotocamera e processore non sono gli unici fattori a essere considerati quando si sceglie un nuovo smartphone da acquistare. Anche la memoria disponibile è divenuto, ormai, un fattore di fondamentale importanza nella scelta del prossimo smartphone da acquistare, e sembra proprio che i gigabyte messi a disposizione dell’utente non siano mai abbastanza – o quasi.

Del resto, lo smartphone è una sorta di roccaforte segreta in cui custodire tutte le proprie ricchezze: immagini e video (che se realizzati in alta qualità riescono a raggiungere dimensioni davvero elevate); applicazioni di ogni genere, forse anche più di quelle strettamente necessarie e quelle più utilizzate; documenti e file di vario tipo, anche di lavoro e presentazioni da mostrare ai clienti; giochi sempre più pesanti e che richiedono una certa quantità di spazio disponibile per l’installazione.

Così come fotocamera e processore non sono gli unici fattori a essere considerati quando si valuta un nuovo smartphone da acquistare, non sono neppure gli unici due elementi che le aziende produttrici tendono a innovare e migliorare. Stando a quanto rilevato da Counterpoint Research, anche la quantità media della memoria interna offerta dagli smartphone è cresciuta in questi ultimi anni, raggiungendo i 100 GB lo scorso anno.

iPhone al comando, ma probabilmente non per molto

Lo studio condotto da Counterpoint Research ha fatto emergere, tuttavia, una differenza non di poco conto tra gli smartphone Android e gli iPhone. Sarebbero proprio questi ultimi a offrire una maggiore capacità di archiviazione, avendo raggiunto una media di 140,9 GB nell’ultimo trimestre dello scorso anno, contro i 95,7 GB offerti dagli smartphone Android. Un gap destinato a ridursi nei prossimi anni, dal momento in cui anche gli smartphone Android hanno cominciato a offrire opzioni di archiviazione più elevate negli ultimi anni. Infatti, dallo studio è emerso che, nell’ultimo anno, la capacità media è cresciuta del 5,6% per i dispositivi iOS, e del 20,5% per gli smartphone Android.

Apple, infatti, offre uno spazio di archiviazione massimo pari a 512 GB, una opzione offerta per la prima volta ben tre anni fa. Diversi produttori di smartphone Android sono invece riusciti a superare quel limite, fino a offrire 1 TB di spazio di archiviazione interna. Il primo produttore a offrire questa opzione è stato Samsung nel 2019, con il suo Samsung Galaxy S10 Plus.

Negli ultimi anni, gli smartphone Android stanno offrendo opzioni sempre più alte e non è raro trovare configurazioni con 256 GB o 512 GB di spazio di archiviazione interna, e talvolta anche con 1 TB, specie nei modelli di fascia alta. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno, per esempio, l’opzione da 128 GB è divenuto lo standard minimo per la maggior part degli smartphone di fascia alta, ma anche di qualche dispositivo dal prezzo più basso.