Quando ancora frequentavo l’università, tante volte ho desiderato poter avere a mia disposizione un’applicazione che digitalizzasse i miei appunti, ma le soluzioni allora disponibili o erano totalmente a pagamento, oppure permettevano di scannerizzare solamente poche pagine o porzioni di testo. Se avessi voluto digitalizzare un intero quaderno di appunti universitari, insomma, l’unica alternativa possibile consisteva nello sborsare qualche manciata di euro.

I motivi per i quali si preferisce digitalizzare un testo scritto possono essere davvero tanti: da una più semplice riorganizzazione delle idee e del lavoro che può essere compiuta tramite un dispositivo elettronico come uno smartphone, un tablet, o ancor meglio, un computer; a una maggiore sicurezza in termini di reperibilità nell’avere un documento sempre accessibile, che può resistere alle intemperie e con un minor rischio di andar perduto per sempre.

Ecco Stack, l’app di Google per digitalizzare i documenti

Oggi esistono diverse soluzioni che permettono di digitalizzare un testo scritto. L’ultima arrivata è Stack, un’applicazione sviluppata dall’incubatore interno di GoogleArea 120 – e che permette di digitalizzare un qualsiasi documento e salvarlo automaticamente su Google Drive. L’idea viene da Christopher Pedregal, co-fondatore di Socratic, startup acquistata da Google un po’ di anni fa e che sfruttava l’intelligenza artificiale di Google e le tecnologie di comprensione del linguaggio per sviluppare soluzioni che agevolassero l’apprendimento per gli studenti delle scuole superiori.

Christopher Pedregal ha poi pensato di utilizzare queste stesse tecnologie per una migliore organizzazione dei documenti, sperimentando l’idea con Matthew Cowan e lavorando su DocAI, una tecnologia in grado di analizzare miliardi di documenti. E’ proprio dalla combinazione di queste tecnologie che nasce Stack.

Al momento del lancio, Stack può scannerizzare e digitalizzare documenti di dimensioni diverse come fatture, ricevute di acquisto e documenti di identità, che vengono poi convertiti in file PDF. Oltre ciò, l’intelligenza artificiale può anche evidenziare le parti più importanti di un testo, una funzione molto utile per gli studenti che desiderano ripassare i passaggi più importanti dei propri appunti. Nel caso delle fatture, per esempio, Stack può identificare informazioni chiave come la data di scadenza di una fattura, l’importo totale dovuto o il numero di conto.

Dopo aver scattato la foto di un documento, l’intelligenza artificiale è in grado di riconoscerne il testo e così inserirlo direttamente in una categoria come Fatture, Assicurazione, Lavoro, Banca, Legale e così via. E’ possibile aggiungere più pagine di un documento, fino ad avere l’intero documento sempre a portata di mano, e anche effettuare una ricerca interna al documento, così da arrivare subito alle informazioni di cui si ha bisogno.

Infine, ma non meno importante, Stack permette anche di proteggere un documento tramite lettura dell’impronta digitale o riconoscimento del viso. L’app sarà presto disponibile per il download gratuito su Google Play Store nel nostro Paese. Ancora non si hanno notizie sul probabile debutto su AppStore. Intanto, però, potete scaricare il file APK.

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