Mancano poche ore all’evento del 29 marzo, nel corso del quale Xiaomi presenterà i nuovi smartphone della serie Mi 11 e della serie Mi MIX. Il ritorno di Xiaomi Mi MIX è stato confermato dall’azienda stessa, che ha anche rilasciato alcune importanti informazioni a riguardo.

Nello specifico, il nuovo Xiaomi Mi MIX implementerà una tecnologia proprietaria basata su di una lente liquida che renderà possibile la coesistenza di un’ottica macro e una tele in una sola fotocamera. L’idea di Xiaomi è quella di simulare il funzionamento dell’occhio umano, che è in grado di mettere a fuoco persone e oggetti che si trovano a una certa distanza.

Ma come funzionerà questa tecnologia auto-sviluppata? A spiegarlo è Xiaomi stessa: la lente funziona per mezzo di un liquido contenuto in una pellicola ultra sottile che, essendo controllata da un meccanismo elettronico, riesce a modificare la curvatura fino a svolgere operazioni di messa a fuoco con rapidità e precisione. Questa tecnologia si caratterizza anche per il suo elevato indice di trasmissione della luce, per la bassissima dispersione e per la notevole resistenza agli ambienti estremi. Ma cosa ancora più importante, una lente di questo tipo occupa molto meno spazio rispetto una comune configurazione a tripla o quadrupla fotocamera con lente Macro e tele separate, offrendo ai produttori una maggiore flessibilità da sfruttare per implementare funzionalità extra.

Xiaomi Mi 11 Ultra con batteria con anodo di silicio-ossigeno

Ma non finisce qui. Abbiamo detto che il prossimo 29 marzo Xiaomi presenterà anche i nuovi smartphone della famiglia Mi 11. Bene, l’azienda ha anche riferito che Xiaomi Mi 11 Ultra sarà il primo smartphone con una batteria con anodo di silicio-ossigeno in grado di offrire una maggiore densità di energia, una maggiore capacità e tempi di ricarica ridotti.

Xiaomi ha utilizzato una tecnologia simile sul suo Mi MIX Alpha, anche se il suo impiego non ha portato a risultati poi così positivi. Questo smartphone, infatti, utilizzava una batteria con anodo di silicio nano da 4.050 mAh, ma la bassa efficienza di ricarica causava una grande perdita di litio, abbreviando la durata del ciclo della batteria.

Con le batterie all’anodo di silicio-ossigeno di seconda generazione, invece, Xiaomi adotterebbe un sistema che viene già utilizzato nelle batterie delle auto elettriche e che dovrebbe aumentare notevolmente la densità energetica delle batterie degli smartphone.