WhatsApp torna ad essere al centro dell’attenzione per quanto riguarda la privacy degli utenti. Il governo indiano ha proposto a WhatsApp un piano che vedrebbe un hash alfanumerico collegato ad ogni messaggio inviato dagli utenti indiani senza però poterlo decrittare. Questo in risposta a nuove regole sui crimini commessi su internet emanate dal governo, che dovrebbero migliorare la sicurezza dei cittadini che navigano su internet e più in particolare, sui social.

Come riportato da The Economic Times WhatsApp è stata informata dei cambiamenti richiesti già a febbraio, quando il governo aveva emanato una legge che impone che qualsiasi social media con più di 5 milioni di utenti attivi nel paese, deve essere in grado di fornire alle autorità le tracce di tutti i messaggi spediti e poter così risalire alla persona che li ha inviati. WhatsApp, che conta più di 400 milioni di utenti in India, rientra sicuramente in questo tipo di regolamentazione ma la richiesta del governo non sembra di facile esecuzione, tutt’altro.

whatsapp governo indiano

WhatsApp si scontra con le difficoltà di gestire una situazione così complessa

WhatsApp ha infatti dichiarato e comunicato alle autorità che per il suo staff sarebbe impossibile seguire una mole di svariati milioni di messaggi inviati al minuto, e non è nemmeno plausibile poter memorizzare tutti i messaggi sui propri server per lungo tempo né tantomeno decrittarli. Da ciò che riferisce The Economic Times, fonti ufficiali avrebbero confermato la volontà di governo Indiano e WhatsApp di arrivare comunque ad un accordo e che comunque le autorità non hanno mai richiesto la decrittazione dei messaggi.

WhatsApp era già nella bufera per il cambio di policy recente, nel quale la società ha comunicato agli utenti indiani che avrebbe condiviso i loro dati con Facebook. Il governo, per questo, ha portato in tribunale la società statunitense in modo da prevenire l’entrata in vigore delle suddette policy.

whatsapp

Le autorità indiane, come gran parte delle autorità governative del mondo, ha come obbiettivo quello di migliorare la sicurezza degli utenti online, che in India crescono a un ritmo impressionante. Il governo vorrebbe proteggere i più vulnerabili da contenuti inappropriati ed è determinato a dare un taglio alle campagne di disinformazione, specialmente nella regione del Kashmir, da sempre una regione delicata dal punto di vista geopolitico.