Il 2020, per ovvi motivi, è stato l’anno in cui abbiamo assistito ad una importante impennata del numero di ore spese guardando il display degli smartphone, secondo quanto pubblicato da uno studio dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano.

Lo smartphone come dispositivo centrale

Infatti, secondo i dati raccolti durante lo studio, il 69% degli utenti su mobile ha incrementato l’uso rispetto l’anno passato, raggiungendo le 77 ore al mese passate ad utilizzare il proprio smartphone. Il numero rappresenta circa l’83% del tempo totale trascorso su Internet, con un incremento pari al 29% rispetto al 2019.

utilizzo smartphone osservatori politecnico milano 2020

A dicembre 2020 sono stati 35,1 milioni gli italiani che si sono connessi ad Internet tramite dispositivi mobile, con un incremento dell’1,5% rispetto al 2019. “L’emergenza sanitaria determinata dal Covid-19 che ha caratterizzato il 2020, e che purtroppo è ancora in corso, ha messo ancor più a nudo l’arretratezza dell’Italia in termini di digitalizzazione, sia dei cittadini sia delle imprese. In questo scenario complicato, un dato che colpisce è il ruolo che il Mobile gioca nel nostro Paese,” si legge nello studio pubblicato.

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Andrea Rangone, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano, sottolinea inoltre come “Il 2020 ha dimostrato definitivamente come il tema della mobilità non sia più discriminante: lo smartphone è il device preferito dagli italiani per via dell’esperienza semplice e veloce e della possibilità di accesso continuo.”

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Un incremento di tale portata ha svolto anche un ruolo molto importante anche nella crescita degli investimenti pubblicitari in Italia, dove questi sono cresciti del 9% rispetto all’anno precedente raggiungendo 1,9 miliardi di euro. Lo studio pone un accento importante sul ruolo degli SMS, per molti un mezzo di comunicazione ormai non più in grado di rispondere alle esigenze del momento ma che invece ha registrato un incremento di utilizzo del 3,5% rispetto all’anno passato.