Google ha annunciato con un post pubblicato oggi sul blog Google Developers di aver aggiornato la normativa che regola le specifiche alle quali deve aderire un produttore per ottenere Assistant sul proprio device. Google Assistant può essere integrato sui device di qualsiasi produttore tramite delle funzionalità che vengono dette “Actions”.

Nello specifico l’azienda di Mountain View ha aggiornato le policy riguardanti la qualità e la sicurezza che i device devono avere per poter utilizzare Assistant. Con questa mossa Google vuole garantire risposte affidabili e tempestive quando si utilizza il suo assistente con qualsiasi device, compresi smart speaker, smart display e dispositivi per la domotica.

google assistant linee guida

Linee guida specifiche e improntate a velocità e sicurezza

Nello specifico, Google chiede di rispettare parametri di latenza ed affidabilità minima specifici per ogni tipologia di device. Per garantire una certa velocità e correttezza delle risposte date dall’assistente, tutti i dispositivi controllati da cloud devono mantenere una connessione stabile attraverso un hub o lo stesso dispositivo e non possono essere dipendenti da tablet o device mobili.

Ad esempio Big G richiede ai produttori di condizionatori che vogliano ottenere la possibilità di utilizzare Assistant, che l’utente possa accendere o spegnere il dispositivo tramite comandi impartiti all’assistente. Raccomanda inoltre ai produttori di inserire la possibilità di impostare la velocità delle ventole sempre tramite comando vocale o perlomeno da remoto. Google ha inoltre aggiornato il tool utilizzato dai tester dei produttori, dando la possibilità di rendersi conto da subito se ci sono dei problemi con il rispetto di questi nuovi parametri.

Per quanto riguarda la sicurezza invece, Google impone la presenza di una verifica secondaria dell’utente nel caso in cui esso voglia effettuare azioni delicate come aprire una porta o impostare un dispositivo in uno stato non protetto. In ogni caso, gli sviluppatori possono anche permettere all’utente di eliminare questo passaggio, soltanto se a questo viene mostrato, almeno una volta, un apposito messaggio di allarme che lo metta al corrente delle implicazioni per la sicurezza dell’azione che sta compiendo.

Google assistant badge

In conclusione, se gli sviluppatori vogliono poter mostrare il badge “Works With ‘Hey Google’” sul proprio prodotto, devono essere certi che questo aderisca ai nuovi requisiti imposti da Big G. Nel caso in cui i prodotti in commercio non rispettino queste disposizioni, i produttori interessati a mantenere il badge hanno tempo 1 mese (quindi entro il 12 aprile) per renderli conformi. Diversamente, saranno obbligati a rimuoverlo entro la fine del 2021. Google precisa inoltre che i device dovranno essere ricertificati annualmente o ogni volta che una nuova Action sarà implementata.