L’UE illustra la “Bussola Digitale 2030”: Gigabit e 5G per tutti entro il decennio

rete 5G

Un paio di giorni addietro la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione “Bussola Digitale 2030: il percorso europeo per il Decennio Digitale” (“2030 Digital Compass: the European way for the Digital Decade“), illustrando obiettivi molto ambiziosi in termini di trasformazione digitale dell’Europa, culminanti con la messa a disposizione di ogni cittadino europeo di connessioni 5G e Gigabit.

La suddetta comunicazione è nata su esplicita esortazione della Presidente von der Leyen, sull’invito del Consiglio europeo alla presentazione di una “bussola per il digitale” e ha il proprio punto di partenza nella strategia digitale presentata nel febbraio dello scorso anno dalla Commissione stessa. A tal proposito, Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione, ha dichiarato:

«L’Europa dispone di un’opportunità unica per ricostruire meglio. Grazie al nuovo bilancio pluriennale e al dispositivo per la ripresa e la resilienza, abbiamo mobilitato risorse senza precedenti da investire nella transizione digitale. La pandemia ha dimostrato quanto le tecnologie e le competenze digitali siano fondamentali per il lavoro, lo studio e la vita sociale, mettendo in evidenza gli aspetti che dobbiamo migliorare. Dobbiamo adesso fare di questo decennio il decennio digitale europeo affinché tutti i cittadini e le imprese possano avere accesso a quanto di meglio può offrire il mondo digitale. La bussola per il digitale presentata oggi ci indica chiaramente la rotta da seguire per realizzare questo obiettivo».

Attraverso una profonda trasformazione digitale dell’Unione europea, si punta a raggiungere una posizione di autonomia e responsabilità dal punto di vista digitale, in poche parole al conseguimento di una vera e propria sovranità digitale entro il 2030.

Secondo la Commissione, la digitalizzazione sarà funzionale alla “transizione verso un’economia a impatto climatico zero, circolare e resiliente“.

Bussola Digitale 2030: competenze digitali, connessioni Gigabit e 5G

Si tratta di obiettivi indubbiamente molto ambiziosi – specialmente alla luce della situazione attuale –, ma, detti così, astratti.

In concreto, la Bussola Digitale 2030 della Commissione europea è edificata su quattro pilastri:

  1. cittadini dotati di competenze digitali e professionisti altamente qualificati nel settore digitale“. L’obiettivo per il 2030 consiste nel: dotare almeno l’80 percento dei cittadini europei di competenze digitali di base, compiendo dunque un vero e proprio percorso di alfabetizzazione digitale; avere 20 milioni di specialisti impiegati nell’UE nel settore delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; far crescere il numero di donne operative in questo settore;
  2. infrastrutture digitali sostenibili, sicure e performanti“. La comunicazione della Commissione, entro il 2030, vorrebbe mettere una connessione Gigabit a disposizione di tutte le famiglie dell’UE e coprire tutte le zone abitate con il 5G. Nell’ottica del raggiungimento di una posizione di autonomia nel digitale, si dovrebbe: puntare a rendere la produzione di semiconduttori sostenibili e all’avanguardia in Europa il 20% della produzione mondiale; installare nell’UE “10 000 nodi periferici a impatto climatico zero e altamente sicuri“; dotare l’Europa del suo primo computer quantistico.

  1. trasformazione digitale delle imprese“. Entro la fine del decennio tre imprese su quattro dovrebbero completare la propria trasformazione digitale, calandosi nella realtà del cloud computing, dei big data e dell’AI; oltre il 90 percento delle PMI dovrebbe raggiungere una digitalizzazione di base; il numero di imprese “unicorno” (startup che in poco tempo abbiano raggiunto un valore di mercato di oltre 1 miliardo di dollari) nell’UE dovrebbe raddoppiare.
  2. digitalizzazione dei servizi pubblici“. Per il 2030 i principali servizi pubblici dovrebbero essere accessibili online, tutti i cittadini europei dovrebbero avere accesso alla propria cartella clinica elettronica e almeno l’80 percento di loro dovrebbe utilizzare sistemi di identificazione digitale (come SPID e CIE nostrani).

Per quanto riguarda il secondo pilastro, con particolare riferimento alla connettività Gigabit, il suo perseguimento passa inevitabilmente attraverso un accantonamento della tecnologia FTTC (Fiber to the Cabinet) e massicci investimenti su FTTH (Fiber to the Home), FTTB (Fiber to the Building) e FWA 5G (Fixed Wireless Access). In questi termini, e con l’aggiunta del 5G, la Bussola Digitale 2030 si pone come un’evoluzione e un superamento della strategia digitale presentata nel 2020.

Per maggiori dettagli, a questo link potete trovare il testo integrale della comunicazione della Commissione europea.

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Fonte: Europa.eu
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