L’attuale regolamento sul roaming nei Paesi membri dell’Unione Europea ha decisamente migliorato la vita di chi si trova spesso a viaggiare (che sia per lavoro o per piacere non cambia) e, in vista della sua scadenza, dalle autorità comunitarie arriva la proposta di un nuovo regolamento che proroghi la durata delle norme vigenti, introducendo alcuni altri benefici per i cittadini.

Ricordiamo che, grazie alla normativa Roaming Like At Home, i cittadini europei possono telefonare, inviare messaggi e usufruire dei servizi Web in giro per i vari Paesi membri dell’UE alle stesse condizioni che si applicano sul rispettivo territorio nazionale.

Il roaming gratuito in Europa assicurato per altri 10 anni

La Commissione Europea ha così proposto un nuovo regolamento che da un lato prorogherà di altri 10 anni le norme vigenti e, dall’altro lato, introdurrà ulteriori miglioramenti delle condizioni di roaming per i viaggiatori europei, il tutto senza trascurare le esigenze degli operatori telefonici attraverso l’adeguamento delle tariffe (e dei costi che devono pagare l’un l’altro per appoggiarsi alle rispettive reti quando i propri clienti sono in un Paese estero).

Una delle principali novità che potrebbero essere introdotte è quella che attribuisce ai cittadini europei il diritto a godere anche negli altri Paesi UE della stessa qualità e velocità della connessione mobile (ovviamente a condizione che nel Paese in cui si trovino siano disponibili reti equivalenti) e ciò potrebbe significare anche un notevole incremento dell’utilizzo della connettività 5G. La Commissione a tal riguardo fa presente che una buona parte degli utenti lamenta all’estero una netta diminuzione della velocità di navigazione sul Web rispetto alle abitudini nazionali, fenomeno che vuole fare cessare.

Ed ancora, tra le novità vi sono quelle che riguardano i miglioramenti per l’accesso ai servizi di emergenza, i servizi alternativi per le persone affette da disabilità e un sistema informativo più dettagliato.

Ricordiamo che l’attuale normativa, che scadrà il 30 giugno 2022, ha generato un notevole incremento del roaming internazionale (secondo i dati della Commissione Europea, tra l’estate del 2016 e quella del 2019 l’aumento è stato pari a 17 volte) e gli utenti, una volta abituatisi a questo sistema, difficilmente accetterebbero di tornare alla situazione precedente.