Google, Dropbox e YouTube non solo sono brand riconosciuti in tutto il mondo, ma la loro popolarità viene anche sfruttata da malintenzionati per campagne di spam. Infatti, secondo una ricerca pubblicata da IBM, chi realizza questo genere di minacce sfrutta il nome famoso di un brand riconoscibile per cercare di accedere alle informazioni private degli utenti.

Google è il più colpito da attacchi spoofing

Inoltre, lo spoofing della posta elettronica e delle piattaforme associate alla posta elettronica come Google Gmail o Microsoft 365 è una tecnica comune per i malintenzionati“, sottolinea il rapporto di IBM. Se i sopracitati brand rappresentano quelli più sfruttati per trarre in inganno gli utenti, Facebook, Amazon, Apple, Microsoft, PayPal e WhatsApp sono rispettivamente gli altri marchi più utilizzati. Curiosamente nella ricerca di IBM compare anche Adidas, l’unico brand non direttamente correlato ai giganti hi-tech.

google dropbox youtube marchi falsificati spam 2020

Il team di ricerca IMB ha inoltre notato un forte incremento di azioni di cyber attacco ad istituti sanitari e centri di ricerca. L’aumento di queste azioni è direttamente correlato agli enormi sforzi focalizzati al contrasto del Covid. “La pandemia ha rimodellato quella che oggi è considerata un’infrastruttura critica e gli aggressori ne hanno preso atto. Molte organizzazioni sono state spinte in prima linea per gli sforzi di risposta per la prima volta, sia per supportare la ricerca COVID-19, sostenere vaccini e catene di approvvigionamento alimentare o produrre dispositivi di protezione personale“, sottolinea Nick Rossman, responsabile del team di ricerca IBM.