TIM ha pubblicato i risultati fiscali relativi all’ultimo trimestre del 2020, periodo nel corso del quale l’operatore telefonico ha fatto registrare un notevole incremento soprattutto delle linee ultrabroadband.

Stando a quanto si rileva dal documento di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di TIM della relazione finanziaria al 31 dicembre 2020, infatti, l’operatore ha fatto registrare una crescita delle linee ultrabroadband pari al +171% su base annua, ciò grazie ad una forte migrazione dei clienti verso la rete ultraveloce dell’azienda (che negli ultimi mesi ha lavorato duramente al potenziamento del network su tutto il territorio nazionale).

Nel corso del 2020 i ricavi sono stati pari a 15,8 miliardi di euro e nell’ultimo trimestre dello scorso anno il trend positivo è proseguito con un miglioramento del 6,2% rispetto a quello precedente nonostante il perdurare della crisi generata dalla pandemia di Coronavirus (su base annua c’è stata una diminuzione del 2%).

TIM ci tiene a sottolineare come nel quarto trimestre del 2020 si siano iniziati “ad evidenziare i risultati di due anni di trasformazione, attraverso l’alleggerimento della struttura organizzativa, l’ottimizzazione dei processi e un importante riposizionamento del business con la creazione di nuove opportunità di sviluppo, anche grazie a importanti accordi strategici”.

Grande risalto viene dato anche alle partnership, come le varie strette da TIMVISION (con Disney+, Netflix, DAZN, NowTV, Discovery+) e quella con FiberCorp (per migliorare la rete in fibra).

TIM ha oltre 30 milioni di SIM

Per quanto riguarda le linee mobile, alla fine dello scorso anno TIM si è attestato a 30,2 milioni di utenze attive, con una crescita di circa 5.000 linee rispetto al terzo trimestre del 2020 ed il miglior risultato dal secondo trimestre del 2018 per quanto riguarda il flusso verso altri operatori (pari a 35.000 linee).

Infine, TIM ci ha tenuto a sottolineare il grande impegno sostenuto per supportare il difficile momento vissuto dall’Italia a causa della pandemia e con particolare riferimento alla digitalizzazione del Paese, allo smart working e alla didattica a distanza:

I presupposti per un 2021 in crescita sembrano esserci tutti.

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