Android, per scelte di sviluppo, integra già di suo alcune funzioni in grado di gestire l’utilizzo delle applicazioni in background al fine di salvaguardare l’autonomia degli smartphone. Nonostante questo, però, molti OEM sviluppano e aggiungono funzioni supplementari che alcune volte possono causare importanti problemi agli sviluppatori e agli utenti.

Gestione delle app fin troppo aggressiva

Questo è il caso della One UI di Samsung che, a seguito dell’aggiornamento alla versione One UI 3.0, sembra avere abbracciato una politica piuttosto aggressiva di gestione delle applicazioni in background. Sebbene la strategia di fondo sia comprensibile e lodevole, ovvero evitare che applicazioni in background buttino giù la batteria in pochissimo tempo, l’atteggiamento di Samsung sembra essere quello di bloccare a priori l’esecuzione di alcune app dopo 3 minuti di display spento.

Infatti, come viene scoperto da Urbandroid Team, ovvero il team di sviluppo di applicazioni piuttosto popolari come Sleep as Android e Twilight, le app non sono più in grado di gestire correttamente i processi in background comportando così la comparsa di bug e malfunzionamenti vari. Samsung non sembra voler offrire ai propri utenti la possibilità di disabilitare questa gestione aggressiva dei processi in background, e come viene indicato dai colleghi di XDA l’unica soluzione è quella di disattivare l’ottimizzazione standard di Android.

Per farlo è necessario seguire il percorso Impostazioni > Applicazioni > Batteria > Ottimizzazione batteria > Tutte le app > Le tue app > Non ottimizzare. Purtroppo non è chiaro se questa policy di Samsung sia legata solo agli smartphone aggiornati alla One UI 3.x con Android 11 o solo ad alcuni modelli in particolare, ma questa novità potrebbe essere legata all’eventuale comportamento non ottimale di alcune applicazioni Android sui vostri device Samsung.