Il team di Google ha lanciato il servizio Crisis Maps otto anni fa come una soluzione studiata per consentire agli utenti di visualizzare i dati relativi alle situazioni di emergenza e di disastri legati agli eventi naturali.

A quanto pare l’avventura di questo servizio è giunta al termine, così come lo stesso colosso di Mountain View ha voluto comunicare agli utenti attraverso una mail, precisando che il relativo sito Web (visualizzabile seguendo questo link) sarà disattivato il 31 marzo 2021.

Crisis Maps chiude i battenti

Ricordiamo che Crisis Map è uno strumento che fornisce agli utenti una raccolta di situazioni di emergenza su scala nazionale e regionale relative a condizioni meteorologiche, pericoli, preparazione e risposta alle emergenze (principalmente per gli Stati Uniti), mostrando avvisi pubblici come quelli di evacuazione per gli uragani, gli avvisi di tempesta e quelli relativi ai terremoti (i dati vengono forniti da agenzie ufficiali, come ad esempio weather.gov, earthquake.usgs.gov e wcatwc.arh.noaa.gov).

Il colosso di Mountain View ha precisato che Crisis Maps non sarà più disponibile per la modifica o la visualizzazione, comprese le mappe create dall’azienda e ciò significa che i collegamenti e gli incorporamenti per le mappe pubblicate smetteranno di funzionare.

Dietro la decisione di abbandonare questo servizio vi è la volontà di incorporare le sue principali feature in Google Maps e nel motore di ricerca dell’azienda: per esempio, gli utenti che cercano ulteriori informazioni su incendi, tempeste tropicali, inondazioni e terremoti in corso possono trovare contenuti pertinenti e autorevoli sotto forma di avvisi SOS e avvisi pubblici (con inclusi i numeri di telefono, i siti web di emergenza, le mappe, le traduzioni di possibili frasi utili, la possibilità di fare donazioni e altro ancora).

In pratica, il servizio Crisis Maps è stato pian piano integrato nelle due principali piattaforme di Google, evitando così l’inutile dispersione di dati ed energie su un sito che probabilmente non può nemmeno vantare la popolarità auspicata dal colosso statunitense.