Il 2020 è stato un anno caratterizzato dalla pandemia di Coronavirus e dalle misure prese dal Governo per provare a contrastare la sua diffusione, con una vera e propria rivoluzione delle abitudini degli italiani, che hanno dovuto iniziare a fare i conti con concetti come lo smart working e la didattica a distanza.

Soprattutto nei mesi del primo lockdown, quello della scorsa primavera, è cambiato radicalmente il rapporto tra gli italiani e Internet e con il passare dei mesi, nonostante l’allentamento delle restrizioni, in tanti hanno continuato a sfruttare la Rete più di quanto non facessero in passato.

Sempre più italiani in Rete tra smart working e didattica a distanza

L’ennesima conferma di un più elevato utilizzo di Internet da parte degli italiani è arrivato da un nuovo report targato Comscore, secondo il quale nel mese di dicembre 2020 il 73% della popolazione maggiorenne del nostro Paese ha navigato sul Web, con un aumento del 3% rispetto al medesimo periodo del 2019.

Un incremento notevole ma che non consente ancora all’Italia di raggiungere i Paesi digitalmente più evoluti, come gli Stati Uniti (ove il 90% della popolazione maggiorenne usa Internet), il Regno Unito (86%) e la Spagna (84%).

Nel corso di dicembre 2020 sono state nove le categorie nelle quali si sono registrati almeno 30 milioni di visitatori unici mensili (entertainment, news e information, social network, retail, lifestyle, messaggistica istantanea, tecnologia, sport, salute). E, ovviamente, ad essere cambiata è soprattutto l’audience di alcune delle categorie più connesse alle modifiche causate dalla pandemia di Coronavirus, come di quelle relative all’Educazione (+69%), al Government (+60%) e alla Salute (+31%).

A dicembre è aumentato anche il tempo trascorso in Rete, che ha raggiunto una media di 2 ore e 46 minuti al giorno, con una crescita del 26% su base annua.

E se vi state chiedendo quali applicazioni abbiano fatto registrare i più alti tassi di crescita in termini di utenti, probabilmente non sarete stupiti di scoprire che sono Teams, Zoom e Google Classroom (ossia quelle legate a smart working e didattica a distanza), oltre a Io e Poste ID.

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